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Nessun aspide per Artemisia
Artemisia ha subìto uno stupro.
Roma seicentesca dove la donna e' schiacciata dall'autorita' maschile, Roma pestilenziale e pettegola e bigotta, Roma clericale che stringe nel pugno la falce dell'Inquisizione.
L'abuso carnale viene denunciato.
In tribunale, davanti alla corte e sotto tortura, una ragazza testimonia la violenza perpetrata sul suo corpo. Perche' Roma non si accanisce sull'accusato ma sull'accusatrice, specialmente se e' donna.
La sibilla stringe le corde attorno alle sottili dita , brucia la pelle di cipria, strazia la carne rosea, sgorga caldo il porpora del sangue sulle estremita' delicate e sacre di una giovane pittrice : Artemisia Gentileschi, una delle prime donne ad emergere nel panorama artistico italiano.
Romanzo storico in cui realta' ed invenzione sono miscelati in maniera ineccepibile dalla Vreeland, ella compone un libro così ben fatto, cosi' concreto e realistico da ammantarsi suo malgrado di trasparenza. Intendo dire che ci dimentichiamo, leggendo, della presenza dell'autrice dietro le quinte, pare di essere veramente a tu per tu con Artemisia Gentileschi, le sue pitture, le sue tragedie, Roma, Firenze, Venezia, Galileo Galilei, Palazzo Dè Medici, Blu Oltremare, Rosso di Pozzuoli, Cinabro di Spagna in una tela di colori e sensazioni resa piu' luminosa da uno strato di ambra.
Ricostruendo la vita della pittrice e modulando ipotesi del controverso rapporto col padre, il racconto emoziona e coinvolge in una lettura avvincente e commovente, per vivere da vicino la benedizione e la maledizione di una grande passione, per ascoltare la denuncia e la forza di una donna coraggiosa che uso' il suo talento per tacciare l'insulto umiliante della societa'.
Nessun aspide uccidera' Artemisia, il suo destino e' la vita, nell'immortalita' dei suo quadri.
Buona lettura.
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Commenti
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Dovresti leggerti il saggio di Jacq LE DONNE DEI FARAONI, Mirko, (lo ho finito proprio venerdi scorso) guarda che e' illuminante vedere come 5000 anni fa fossero molto piu' evoluti che in epoche moderne.
WOW!!!! Finalmente :-) Confessioni cel'ho ma non lo ho ancora letto, NEVE DI PRIMAVERA secondo me e' uno tra i suoi piu' belli. Impegnativo ma e' di una bellezza stilistica che non ti dico e ha una trama molto emozionante. Puo' essere a se stante, quindi non e' necessario leggere tutta la tetralogia poi.
MA TU LA LEGGERAI MUAMUAMUA...
SE poi non ti piace la colpa e' di Silvia, visto che lo ha recensito a pieni voti anche lei :-)
Il romanzo è già mio, nel senso che mio marito (sotto una non tanto velata richiesta) me l'ha regalato qualche giorno fa. La tua opinione mi fa venir ancora di più voglia di leggerlo ;)
Complimenti, appena finisco di leggerlo ne riparleremo
Tra confessioni e Neve sono realmente indeciso con chi cominciare, in linea di massima opterei per Confessioni, preferisco conoscere gli scrittori quando ancora non hanno dato il massimo in modo da apprezzarne la crescita e non rimanere deluso dalle aspettative :)
Silvia si becca la colpa ma tu sei comunque complice :-)
Bravissima come sempre!
Valentina
ok, vorrà dire che mi accollerò le ire di Mirko.....ma nooo sono convinta che lo apprezzerà!!!
scherzi a parte, concordo sul fatto che Artemisia sia un buon romanzo storico; non è semplice miscelare in maniera credibile storia e fantasia...
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Una domanda, ma cos'è cambiato a Roma dal '600 ad oggi ? forse meno pestilente però in termini generali :-)
"Neve di primavere" o "Confessioni di una maschera" ? se la stanno giocando testa a testa, finisco Kafka sulla spiaggia e poi parto con Yukio Mishima; come da promessa ...