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Capesius
Auschwitz, quando menzioniamo questo luogo il nostro cervello pensa subito all’Olocausto degli ebrei ed alle: decine, centinaia, migliaia di vittime che hanno lasciato la vita con un’atrocità inaudita.
L’autore attraverso il suo libro testimonianza ci ha messo davanti agli occhi quello che hanno vissuto alcuni prigionieri che vennero internati in questo posto.
L’unico personaggio che non è realmente esistito è Adam, ma lui stesso narra dei fatti che sono davvero accaduti in questo luogo di morte.
Passiamo alla trama del libro.
Si tratta di un romanzo storico ambientato, come si sarà già intuito, negli anni della Seconda Guerra Mondiale e successivi.
Narra la storia di Capesius, un farmacista, un uomo gentile e di buon cuore, l’ex vicino di casa della famiglia Schlesak.
Capesius nel campo di Auschwitz dovette utilizzare la sua esperienza per mandare a morire molte persone che conosceva e non.
Adam invece era un possibile deportato che per poter sopravvivere a questa situazione fu costretto ad entrare a far parte del Sonderkommando Crematori.
Non è né il primo né l’ultimo libro che leggo su questo argomento, ma questo più di altri mi è rimasto dentro, si è aggrappato a me e mi ha fatto rivivere i ricordi delle povere vittime implicate.
Il linguaggio è molto crudo ed esplicito d’altronde non potrebbe essere scritto diversamente altrimenti non risulterebbe veritiero.
Anche se Adam non è un vero e proprio sopravvissuto a questo sterminio di massa, come avevo già specificato, l’autore spiega al lettore nella postfazione che si è servito di questa figura per dare voce a tutte le informazioni acquisite in venti anni di studio approfondito su questi fatti catastrofici.
Tutte le vicende vengono descritte senza un filo logico apparente, si salta in continuazione tra vicende accadute prima e dopo la guerra come se si trattasse di un ricordo frammentato che si cerca in tutti i modi di cancellare dalla memoria.
All’interno del testo possiamo trovare alcune foto di documenti dell’epoca ed anche la faccia di Capesius stesso.
Che altro dire?
È un libro che bisogna leggere piano, soffermandosi di tanto in tanto per poter digerire tutte le informazioni che ci da.
È un libro che vuole farci imprimere nella mente il dolore di chi ha vissuto le pagine più brutte e tristi della storia mondiale.
Buona lettura!
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Commenti
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Però devo dire che all'interno di questo libro ho trovato cose che avevo già letto in altri libri ed inoltre si basa su fonti certe.
Purtroppo ho notato anche io il finale un po' sconclusionato, ma nel complesso non mi lamento, ne ho letti di ben peggiori su questo tema.
Ho notato che la mania di fare libri troppo simili non è nata solamente con questo tipo di libri, ma anche con i thriller storici, moltissimi sembrano il copia incolla di altri ben più noti!
comunque l'ho letto molto volentieri sempre con quel malessere, quel senso di vergogna di appartenere al genere umano. anche in 'il treno dell'ultima notte ' ho trovato cose sconvolgenti.
l'ho recensito, se ti interessa leggilo.
notte paola
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l'ho letto più di un anno fa, e come tutti i libri sull'argomento, mi sconvolgono, e nonostante ogni volta dica, questo è l'ultimo, appena capita ci ricasco.
l'ho trovato un po' sconclusionato, non mi è 'piaciuto' molto.
la mia preoccupazione spesso è che , pur raccontando cose realmente accadute, ci stiano un pò ''marciando''. c'è troppa letteratura che viene fatta passare per testimonianza, se uno deve testimoniare su qualcosa lo fa dopo settant'anni?
e' diventato un businnes, come tante altre cose, tremende e tristi, diventate fonte di lucro.
scusa, ma mi fanno così star male le informazioni sui campi, che l'idea che qualcuno ci speculi, mi fa sentire una stupida, per aver comprato il libro.
sono matta?
ciao paola