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La bella e' arrivata : Nefertiti, la regina.
Nel mezzo del cammin della mia vita mi ritrovai al museo del Cairo , dove in un angolo in penombra restai ammaliata dalla testa in pietra di una donna. Un volto pulito, sereno, bellissimo da qualsiasi prospettiva lo osservassi. La didascalia portava una sola parola : NEFERTITI.
Da quel giorno mi riproposi di leggere qualcosa su di lei, eppure mai che trovassi testi appetibili.
Christian Jacq, che mai presi in considerazione conoscendolo solo per la narrativa storica, e' invece un esperto con dottorato in egittologia, autore di molti saggi.
Ecco allora Nefertiti, il cui nome significa "la bella e' arrivata".
Il libro non si limita alla sola regina, essendo necessario per approfondire il suo profilo ampliare la visione anche al suo sposo , il faraone Akhenaton, e alle vicissitudini del loro impero durato 17 anni.
Ne emerge la splendida figura di una coppia unita nel potere spirituale, temporale ma anche nell'amore. Una comunione totale tra i due coniugi che ebbe fondamenta radicate nel concetto egiziano in cui il potere del faraone non e' solo terreno, ma metafisico. Il sovrano e' un re-dio, un essere cosmico in cui si fondono il maschile ed il femminile, ecco allora che Nefertiti ed Akhenaton, insieme, diventano garanzia dell'esercizio del potere del dio Aton .
Nessuna misoginia nell'antico Egitto, la donna poteva ambire alle piu' alte cariche , Nefertiti oltre che sovrana fu probabilmente considerata alla stregua di una dea.
Confesso di essere in uno stato di esaltazione tossicomane : il saggio, benche' abbastanza breve -sono circa 200 pagine-, e' esaustivo ed accurato e sebbene tratti argomenti storici la penna del romanziere si sente e dona leggerezza all'opera, epurandola da tecnicismi e rendendola uno strumento divulgativo perfetto per una lettura vorace.
Se supposizioni e congetture sono il risultato a cui convergono storici ed archeologi , esse sono anche cio' che riporta in maniera molto equilibrata Jacq nel volume, in modo da non imporci la sua versione dei fatti ma offrirci le varie possibilita' disponibili.
Un lavoro magnetico, affascinante, galvanizzante, immancabile e performante nel caso vi apprestiate ad organizzare un'indimenticabile esperienza lungo il Nilo. Se avete invece gia' avuto la fortuna di visitare i siti archeologici e ne siete stati inevitabilmente folgorati, con questo libro non potrete che rivivere quel viaggio. Dissolvendo la massa dei turisti chiassosi e calando le palpebre sulla consistenza illuminante delle pagine, indossate una veste di lino bianco nell'imponente tempio di Karnak contemplando un rito religioso al sorgere del sole, mentre i profili del faraone e della sua regina raggiungono sorridenti l'altare sacro, abbracciati su un carro di lega d'oro.
< O regina dal volto chiaro, gioiosamente ornata della doppia piuma, sovrana della felicita' , dotata di tutte le virtu' [...] sei la grande e amata sposa del Re, Belle sono le Bellezze di Aton, "la bella e' arrivata". Viva per sempre . >
( Decifrato da un testo della stele di confine della citta' sacra)
Imperdibile, inspiegabilmente fuori catalogo, diffusissimo per due soldi nel Jurassik Park dei libri usati, non amo i libri lunghi ma questo lo avrei voluto con mille pagine almeno, buona lettura.
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Commenti
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Belli e utili i mercatini dell'usato...
comprendo appieno le emozioni che trasmette quel viaggio perchè le ho provate in prima persona!
Anche io ho sempre sottovalutato Jacq, ma seguirò il tuo consiglio :-)
@Silvia, e lo avevi anche in casa !!!
@Calzina, ps. Non e' un romanzo, ma un saggio. Specifico perche' sono due cose diverse.
@Francesca, grazie sei molto gentile, io sono interessata al Jacq saggista, non romanziere :-)
@Gracy, purtroppo capisco. Io sono tornata da questo viaggio proprio una settimana prima che cominciasse la primavera araba.
CURIOSITA' - il busto di Nefertitti in copertina e' una delle sculture piu' belle in assoluto della regina finora rinvenute. Per i misteri dell'archeologia e delle attribuzioni ad essa annesse e connesse, esso non riposa nel suo regno egiziano ma in un museo di Berlino. La diatriba tra Egitto e Germania continua da anni, Jacq accenna al caso nel saggio. Il busto in questione e' una meraviglia, io spero che un giorno la regina possa accarezzare ancora le placide acque del suo Nilo.
Grazie a voi di avermi letto, nonostante la lunghezza !
...io ho il profumo creato a nome di Nefertiti...buonissimo! ;))
sono alle prese con Cavalli in fuga, ehmmmmm
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Ma tu hai "naso" anche per le mummie! :-D
Ma è davvero introvabile? Io non ho in programma visite ai bouquiniste della Senna per almeno cinque anni! Come ce lo si può procurare? Fosse soltanto per possedere l'estetica egizia del profilo regale...