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le memorie di Taita
Taita è uno schiavo.
Taita è lo schiavo prediletto del torbido nobile Intef, che pur apprezzandone la bellezza lo priva della sua virilità facendolo evirare e quindi diventare un'enunco.
Taita fa defluire la rabbia e le flustrazioni nello studio diventando così colto, architetto, filosofo, stratega di guerra, ingegnere ed insegnante della giovane figlia di Intef: Lostris.
Lostris è una giovane bellissima e molto colta, legata da un vincolo indissolubile allo schiavo Taita, da lui apprende molte conoscenze e virtù che la renderanno una delle cortigiane più ben viste di Tebe anche agli occhi del Faraone in persona.
Tanus è figlio del nobile Pianki Harrab, che dopo essere stato annientato dall'esercito de "L'Atro Faraone" cade in miseria lasciando al giovane Tanus la redenzione nella carriera militare dove egli dimostrerà un talento con le armi e nei rapporti umani superiore ad ogni immaginazione.
Questi sono i personaggi principali che caratterizzano il bellissimo romanzo di Wilbur Smith che da il via alla "saga egizia".
Un libro denso, ricco di nozioni, di vita e di vierù.
Smith, come suo stile, non crea punti di tensione divisi in capitoli ma, raccoglie tutto in una storia compatta dove pagine ricche di pathos si susseguono a catena con pagine descrittive e a volte lentema,il risultato è comunque un libro godibilissimo ed una vicenda palpitante.
Il libro viene raccontato in prima persona dallo schiavo Taita come una sorta di "libro delle memorie" nel quale viene raccontato l'amore impossibile tra la nobile Lostris ed il guerriero Tanus.
L'ambientazione egizia è amplificata dall'autore dai forti caratteri "divini" dei protagonisti, tanto intelligenti, tanto buoni quanto coraggiosi e bellissimi, che fanno calare fin dalle prime pagine il lettore nella mentalità dello schiavo egizio, votato al sacrificio (in questo caso più mentale che fisico) di esso nei confornti del padrone.
Uno spaccato storico che però da dei feedback talmente attuali che sembra a volte ambientato nei giorni nostri.
Ho letto qualche critica tecnica in altre recensioni, francamente non ho notato questi cavilli e confesso che il romanzo ed i personaggi mi hanno più volte rapito.
Personalmente lo stile di Smith deve ancora convincermi al 100%, la mancanza di capitoli, quindi di momenti che "frenano" per poi ripartire a tutta velocità, per il mio modo di leggere è un grosso deficit ma, credo più mio che dell'autore.
Per il resto un libro che consiglio caldamente agli appassionati di romanzi d'avventura ed amore con un ambientazione davvero suggestiva..oserei dire faraonica!!! =)
Buona lettura
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