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insomma...
lettura difficile da seguire, non segue molto un filo logico e ho dovuto immaginare chi parlava per farmi un'idea del contenuto a volte! peccato, perchè l'argomento è di tutto rispetto e anche molto originale in alcuni punti. ci sono nozioni che non si trovano altrove, ed è giusto conoscere la storia. tutti dovremmo leggere questo libro, anche solo per sapere. alla fine non ho ritenuto importante dover seguire tutto per filo e per segno, chi dice cosa. l'importante era capire COSA è stato fatto, cosa è successo realmente. però ci sono troppi intoppi, quello sì. mi è piaciuto invece il fatto che è stato dato un nome a tutti, bisogna ricordare tutte le persone menzionate, perchè sono state importanti. sia le persone perbene, sia le persone malvage, perchè i prigionieri meritano memoria, mentre le guardie e compagnia bella meritano di essere ricordate per essere disprezzate!
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Certo non amo i libri che "sfruttano" questa tragedia mettendola di contorno a un testo troppo romanzato come sta succedendo in questi ultimi anini,apprezzo però le testimonianze vere le reputo davvero importanti .
Ciò che l'autore, secondo me, vuole sottolineare è che alla fine dei conti, i carnefici, l'hanno fatta franca. Molti hanno continuato a vivere sfruttando le risorse accantonate durante lo sterminio.
Speriamo ci sia una giustizia, quella terrena non ha funzionato
Ma l'autore in questo caso, Schlesak, se pur non ha vissuto Auschwitz in prima persona, si è trovato e si trova in una posizione da cui raccontare per non dimenticare che è a mio avviso importantissima! Figlio di una famiglia aderente al pensiero nazista, se pur non particolarmente attiva, con parenti prossimi tra le fila delle SS ad Auschwitz, con Capesius come conoscente di famiglia, che ha vissuto prima le contraddizioni del nazismo, poi le persecuzioni del regime di Ceausescu... Che vive per scelta oggi in un territorio a lui neutro, l'Italia, che ha indagato con delicatezza per anni le esperienze delle vittime e dei colpevoli, e che aggiungo sente per di più addosso a sè la colpa della famiglia... Credo ne abbia da raccontare, non tanto per gloria sua, ma per donarci qualcosa di prezioso per la memoria.
Questo è il mio pensiero, che ho maturato dopo aver approfondito questa opera per la mia Tesi, poi concordo con tutto il resto detto per carità! :)
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