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La rilegatrice dei libri proibiti
 
La rilegatrice dei libri proibiti 2008-10-24 22:35:04 Maristella
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4.0
Maristella Opinione inserita da Maristella    25 Ottobre, 2008
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La rilegatrice dei libri proibiti

“ …Vincit qui se vincit…”



Istituito da Paolo IV nel 1559, l’Index librorum prohibitorum decretò per quasi quattrocento anni le regole di lettura del popolo cristiano. Fu abolito solo nel 1996 da Paolo VI. Questa severa censura mise in crisi l’intero settore dell’editoria colpendo, oltre gli editori, anche i librai, i tipografi e i rilegatori e gettò le fondamenta di un florido mercato clandestino.Nella Londra vittoriana del 1859, vividamente rappresentata nei suoi quartieri popolati da una miriade di personaggi stimolanti, ha inizio la storia di Dora Damage, moglie del rilegatore Peter, provato da una malattia incurabile che gli deforma le mani e gli causa indicibili dolori e madre di Lucinda, una dolcissima bambina affetta da epilessia. A causa dell’inabilità al lavoro di Peter la situazione familiare scivola verso la totale indigenza. Dopo aver tentato di sopravvivere impegnando ogni oggetto in suo possesso al banco dei pegni e accumulando debiti presso gli strozzini, Dora per sfuggire ad una sorte indegna che la condurrebbe o all’ospizio dei poveri o al bordello decide di emanciparsi e, sfidando le regole della corporazione dei legatori di libri che interdicevano alle donne questo tipo di lavoro, si sostituisce al marito nella legatoria. La aiuteranno Jack, un giovane apprendista e Din, un ex schiavo rifugiatosi in Inghilterra e tutelato da un gruppo di donne equivocamente dedite alla filantropia. Dotata di un alto senso estetico, di un’insolita originalità e di una fervida e raffinata creatività, Dora entra nel giro dei “ Sauvages Nobles”, una setta di aristocratici dissoluti, appartenenti ad un alto livello sociale, fanatici collezionisti di libri proibiti che spaziano dai grandi classici, alle opere di anatomia, fino a quelle che trattano le peggiori perversioni a sfondo sessuale. Uno di questi aristocratici è l’insolito e contraddittorio Sir Jocelyn Knightley, il quale insieme alla moglie, l’ambigua Lady Sylvia, avrà una parte importante nella vita della protagonista e nello sviluppo della storia. Dora è una rilegatrice particolare che non si accontenta di copertine qualsiasi ma cerca di accordarle ai contenuti dei libri che le sono stati affidati, la lettura dei quali la porterà a riscoprire un’indole passionale che credeva sopita…L’autrice dipinge uno squisito affresco d’epoca e introduce una serie di argomenti interessanti ed ancora attuali, quali: i diritti civili, l’emancipazione femminile e la formazione dei primi sindacati, le classi sociali, il razzismo (siamo alle soglie della Guerra di Secessione), la diversità, il sesso. In questo romanzo storico e nel contempo psicologico, carico di contrasti, trova un posto d’onore la sensuale passione per i libri, per i loro contenuti, per le sensazioni olfattive, visive e tattili che catturano con la loro fascinosa energia. E Dora, generosa e coraggiosa eroina, dal profilo leggermente anacronistico per i tempi raccontati, colma di contrapposti sentimenti vissuti in prima persona con pienezza, ci trasporterà nel suo mondo ad assaporare ogni sfumatura di una passione libraria che in un tripudio di sensi riesce sempre e ancora a coinvolgere moltissimi di noi.



Note sull’autrice:

Con il titolo “ The Journal of Dora Damage”, il romanzo è stato pubblicato per la prima volta dalla nota casa editrice Bloomsbury ( la stessa che ha pubblicato la saga di Harry Potter).

Pur sapendo che questa sua opera d’esordio sarebbe stata data alle stampe, l’autrice, Belinda Starling, non ha potuto vedere pubblicato il suo romanzo e non ha potuto gioire del grande successo di pubblico, soprattutto femminile, che il suo libro ha avuto. A soli 37 anni , infatti, dopo un banale intervento chirurgico (l’asportazione di una cisti biliare), è morta in seguito a delle improvvise complicanze insorte nel periodo post-operatorio, lasciando il marito, due figli piccoli ed una promettente carriera . La Starling era amante del teatro, della letteratura e della musica ( sposata con il compositore e musicista Mike Trim) e alla sua morte , con i proventi dei diritti del libro, è stata istituita la “ Belinda Starling Memorial Foundation” che aiuta i giovani talenti che non hanno la possibilità economica di coltivare le loro passioni, supportandoli nell’approfondimento dei loro studi.

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