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Un'apparente gracilità
Simenon traccia, con lievi pennellate incolori, degli affreschi vivi e vibranti di umanità.
Tra gli scialli neri delle donnette del paese di Port- en- Bessin e la marea di pescatori che salgono e scendono da massicci pescherecci emerge la figurina di Marie del Porto che da subito rivela sotto un'apparente fragilità un carattere forte e indomito.
Marie, nonostante la sua giovane età, conosce la durezza della vita, però lei, a differenza di sua sorella Odile, non accetta di andar via dal paese; nella sua mente e nel suo cuore c'è un disegno chiaro, a volte quasi crudele, però concreto.
Attorno a Marie altri personaggi, apparentemente secondari, si muovono e lasciano anch'essi un'impronta decisa nello scorrere del libro e difficilmente possono essere dimenticati.
Avevo preso in prestito il libro dalla biblioteca ma l'ho trovato da subito irresistibile, appena ho finito di leggerlo sono andata a comprarlo e l'ho collocato del settore dei libri per me indimenticabili.
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Tra l'altro Adelphi pubblica sempre cosette deliziose. Bellissimo libro, ho ancora nellle narici quel profumo di salmastro...
;-)