Dettagli Recensione
Pedante
Ho preso questo libro dopo aver letto da qualche parte che era il miglior romanzo di Saramago. In realtà è veramente inconsistente e pedante, in un modo che non mi aspettavo dopo aver letto Caino e Cecità, tutti e due bellissimi, pieni di idee e comunque brillanti. Mi è sembrata una storia fatta di niente. Metà libro pieno di patemi per aver aggiunto un NO nel testo da revisionare alterando la realtà storica ( embè?); tirata d'orecchie dell'editore e imposizione di una capo-correttorre bozze- donna (affascinante) che suggerisce al revisore la riscrittura dell'assedio come non si è svolto nella versione corretta. Noioso pure il libro nel libro. Devo dire a favore di Saramago che tali questioni para-storiche mi prendono molto poco. In più mi aspettavo qualcosa d'interessante almeno nel finale. Invece no. Non capisco come questo sia potuto sembrare a qualcuno il miglior libro di Saramago. Dentro non c'è niente. Per fortuna non l'ho letto per primo.
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Ho amato Saramago in Cecità e L'uomo duplicato. Ne l'Assedio, ho scoperto il genio. Rileggendo i passi più noiosi (alla prima lettura) si rivelano autentici prodigi letterari. Adoro le digressioni, le divagazioni. Chi sa adoperare bene le parole, anche conversando, e riesce a inserire e intercalare concetti e idee diverse per tornare con leggerezza al centro dopo le parentesi è affascinante, mi rapisce totalmente. Certo, è esercizio difficilissimo; a rischio noia mortale. Ecco, in questo Saramago è un genio. A condizione di leggere lentamente e concentrati. Una fatica 'premiante'.
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