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L'ultima fuggitiva
 
L'ultima fuggitiva 2013-04-25 17:32:42 LittleDorrit
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
LittleDorrit Opinione inserita da LittleDorrit    25 Aprile, 2013
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la macchia nera dell'America

Porto di Bristol. Inghilterra, 1850.
Un grande veliero, carico di sogni e speranze salpa per l'America, a bordo ci sono due donne che consegnano, nelle mani del destino, la propria vita. Sono le sorelle Bright di Bridport. Grace, sta lasciando l'Inghilterra per andare in sposa ad un uomo più vecchio che l'attende nello stato dell'Ohio; Honor, invece, fugge da un amore perduto recando con sé un immensa voglia di ricominciare.
Grace, muore subito dopo l'arrivo per aver contratto la febbre gialla e Honor, rimasta sola, raccoglie le emozioni, il suo baule contenente la "trapunta dei ricordi", un po' di coraggio, la paura dell'ignoto e si inoltra in quella terra selvaggia e straniera per raggiungere la casa del promesso sposo di sua sorella, unico porto sicuro nel paese sconosciuto. Lungo la via farà i suoi primi incontri; ed ecco Belle, donna schietta e sicura di sé, che l'accoglierà come una di famiglia e suo fratello, Donovan, che tenterà in più occasioni di catturare la sua attenzione. L'uomo è sfrontato, rude e selvaggio come la natura lussureggiante che li circonda, ha quell'odore misto di tabacco e whisky e la pelle scurita dal sole e Honor ne resta attratta e turbata. Ma lui non è "l'uomo dei sogni".
È solo uno spietato cacciatore di schiavi.
Nell'America, divisa tra schiavisti e abolizionisti,si alternano le vicende di coloro che tentano di guidare i fuggitivi verso la libertà e quelli che gli danno la caccia perché ciò non accada. Honor, capirà a sue spese che dovrà scegliere da che parte stare e soprattutto dovrà imparare a reprimere l'attrazione che la lega a quell'uomo così lontano dai suoi principi e dalla sua moralità. Questo romanzo, racconta l'altra faccia dell'America, quella dalla parte dei "negri" ovvero di tutte quelle persone che hanno barattato la vita o la tranquillità per i principi di uguaglianza non sanciti dalla costituzione americana. Leggere questo libro è come viaggiare in treno dalla parte del finestrino. Si vedono scorrere panoramiche di un periodo fortunatamente lontano dal nostro e che riportano alla memoria del cuore le mille sofferenze patite da migliaia di uomini e donne di colore privati della propria identità di popolo, della dignità di uomini e della libertà, per noi concetto fin troppo scontato. La Chevalier, accuratissima nelle ricostruzioni storico/sociali, proietta anche lo stile di vita dei Quaccheri, una sorta di setta religiosa nata in Inghilterra e diffusasi poi in America. Il romanzo, che in alcuni punti potrebbe risultare lento, esplode in un epilogo commovente che intreccia le vite dei tre personaggi in evidenza oltre a quella della protagonista. Un libro consigliato a chi cerca una lettura di spessore che conduca ad una seria riflessione.

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Commenti

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... una seria riflessione ... magari per riflettere anche sulle nuove forme di schiavitù e di sofferenza.
Commento splendido. :)

Bruno
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25 Aprile, 2013
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Certamente, Bruno! Il tema su cui ruota il romanzo sembra superato ma, come dici tu, è più attuale che mai. Ho apprezzato soprattutto la sensibilità della protagonista....una sensibilità che dovremmo recuperare tutti ma che purtroppo si perde in una sfrenata "corsa all'oro".....ti ringrazio immensamente!
Bravissima Marcella.
La tua segnalazione ci porta a riflettere sull'apartheid, sul razzismo... sofferenze che persistono e sono ancora attuali ... purtroppo.
Pia
In risposta ad un precedente commento
C.U.B.
26 Aprile, 2013
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Lo leggero' senza dubbio, grazie Marcella :-)
In risposta ad un precedente commento

26 Aprile, 2013
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Grazie a te cara Cub!
In risposta ad un precedente commento

26 Aprile, 2013
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Grazie Pia, un romanzo toccante....davvero!
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