Dettagli Recensione
QUELLI CHE ERAVAMO, QUELLI CHE SIAMO
Per capire chi siamo è bene ricordarsi chi eravamo. Questo libro descrive in maniera molto chiara quali erano le strategie per arrivare al potere già all’epoca degli antichi Romani. Un ragnatela sotterranea di accordi e tradimenti per poter prevalere sull’avversario, senza tenere minimamente conto delle capacità dell’individuo. Leggendo questo libro, ambientato nel 53 d.c, mi è sembrato di assistere agli stessi giochetti dei politici di oggi, per accaparrarsi qualche poltrona importante. Con l’unica differenza che all’epoca scorreva molto più sangue, ma molto meno diplomazia e finto buonismo di oggi.
Una spy-story in tunica romana, scritta molto bene con un linguaggio scorrevole, anche se qualche passaggio può risultare un pò macchinoso. Questo non per demerito dell’autore, ma per la doverosa attinenza ai fatti, narrati dagli storici del tempo. All’interno della storia non manca però un buona dose di avventura e movimento, descrivendo un Vespasiano molto determinato ed intelligente.
Un buon libro che ho letto con piacere aggiungendo qualche tassello alla mia conoscenza della cultura dell’antica Roma, che sempre mi affascina.