Dettagli Recensione
La storia nel romance o il romance nella storia?
"Il mare non sa niente del passato.
Sta lì, non ci chiederà mai di spiegargli nulla.
Le stelle, la luna, stanno lì, e continuano a illuminarci, brillano per noi.
Che cosa vuoi che importi, a loro, quello che è successo? Ci fanno compagnia e ne sono felici."
Di fatto è che Falcones è un avvocato forgiato e ben preparato sulla storia del diritto civile e della Spagna dal periodo che va dal 1320 al 1384, cioè il tempo necessario per costruire una cattedrale e di far lievitare un personaggio di spicco come Arnau Estanyol, nato servo della gleba e diventato eroe a colpi di storie agghiaccianti e truculente che continuamente si perpetravano nella società dell’epoca.
Parola d’ordine: sopruso.
I soprusi agli schiavi, ai servi, alle donne, agli ebrei. La nobiltà bigotta e impoverita che odia i borghesi ricchi e quest’ultimi che auspicano di comprare titoli nobiliari senza averne la stoffa. L’assurda inquisizione e i sovrani incompetenti, insomma tanti dati storici Falcones li ha fatti rivivere in un gran calderone di personaggi che catalizzano il lettore per certi contenuti e annoiano per molti altri, tanto che mi sono ritrovata a saltare qualche pagina e finire il libro come una liberazione, perché va bene tutto ma un finale ammosciato da tante elucubrazioni storiche e fuorvianti mi hanno fatto dimenticare l’inizio scoppiettante e ruffiano.
Ho riflettuto sul concetto di libertà, se oggi siamo liberi dobbiamo ringraziare quegli uomini che hanno lottato attraverso un insieme di complicati e sanguinosi eventi, mi ha fatto ricordare che dietro alle grandi opere d’arte ci sono stati grandi uomini e i Bastaixos certamente non li dimenticherò, ma tutto il resto si beve come acqua fresca.
Peccato.
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Commenti
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Anche io ho letto questo libro, ma non sono in grado di recensirlo...è stato molto tempo fa...e non riesco a ricordarmi di cosa parlava...
Mi ricordo solo il senso di pesantezza mentre lo leggevo e forse è per questa ragione che non mi è rimasto in mente..
Ciao.
Affettuosi saluti.
Gin.
@Silvia
beh lo stile romanzato è molto semplice, quello storico più dettagliato...insomma non è come leggere "Il Conte di Montecristo" :DD
@Gineisa
Si...capisco che è più difficile recensire un libro che non convince e che non lascia niente, mi è capitato con "I giganti della terra" di Follet :)
hai fatto un bizzarro miscuglio...
o ti intendevi i pilastri della terra???
Ahahahahah...ne l'uno e nell'altro l'ultimo che ho letto di Follet era "La caduta dei giganti"....polpettone rules!!!
A me non attirava prima e men che meno ora :-)
Infatti, è quello che ho provato leggendolo, bella trama e tanta noia assieme, non lo sconsiglio per questo e non l'ho bocciato in pieno. E' bello provare emozioni diverse che triste mondo sarebbe senza le opinioni!!
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forse l'aspetto che più mi atterrisce sono le due stelle sullo stile...mhhh