Dettagli Recensione
Pane, misteri e colori a Parigi
Io sono cresciuta a pane e arte, e nutro un amore viscerale per gli Impressionisti fin da bambina, perciò le mie aspettative per “Sàcre bleu” erano assai elevate.
Contando che poi era una sorta di derisione nei confronti dei suddetti artisti, si prospettava una lettura molto piacevole e divertente per chi è dotato di autoironia (uso questo termine perché, quando si parla di Impressionisti, mi sento chiamata in causa, quasi fossimo un’unica entità).
E invece no, non fa assolutamente ridere, se per ridere s’intendono tutte le volte in cui i personaggi prendono baguettes e botte in testa, inciampano (ormai queste cose non fanno più divertire nemmeno nei cartoni animati, anche se nessuno sembra capirlo), dicono parolacce, volgarità e doppi sensi. E non fa nemmeno ridere il fatto che siano stati tutti, ma proprio tutti, trasfigurati in creature perennemente arrapate e vogliose.
Perché il sessanta per cento del libro è questo: pittori che vanno a letto con donne.
Mi sono perfino domandata se stessi leggendo un romanzo erotico sotto mentite spoglie o un cinepanettone in versione cartacea.
Nemmeno la parte thriller è questo granchè: c’è questo Colorista, un ometto basso, grasso e deforme che appare e scompare in continuazione, che, oltre a vendere i colori che fabbrica, procura agli artisti le donne con cui… divertirsi.
Mah, più che un colorista, mi è sembrato un pappone/magnaccia e la sua figura, più che catturare il mio interesse, mi ha solo infastidita, come un’onnipresente mosca ronzante.
Non ci sono molti colpi di scena, e i pochi presenti hanno rivelato la mia espressione facciale: come quella di una statua, ovvero immobile, ferma, immutabile, impassibile.
Ormai nulla riusciva più a coinvolgermi. Perché sì, il libro è noioso durante la prima metà, molto noioso, e terribilmente lento, anche se scritto bene. Fortunatamente nella seconda parte il romanzo è riuscito a ricatturare la mia attenzione, grazie ai misteri che diventano più intriganti e coinvolgenti.
Comunque vengono raccontate tante storie diverse, con tanti protagonisti diversi, ma in una maniera improvvisa, molto confusionaria, senza un preciso ordine cronologico (si passa dal 1100, al 1400, dal 2000, al 1800 fino all’epoca dell’Impero Romano…), senza nemmeno qualche spazietto bianco che consenta di capire il cambio di narrazione, tempo, argomento…
Mai visto, inoltre, un protagonista più dimenticabile di Lucien: un fannullone privo di personalità e volontà che sa solo parlare a vanvera, e farsi comandare a bacchetta dalla sua… “musa ispiratrice”, chiamiamola così, per cui sbava come un fox terrier davanti ad una bistecca.
L’unica cosa che salvo di questo romanzo sono gli Impressionisti stessi che, seppur costantemente arrapati, sono stati davvero ben caratterizzati, dotati di una vera anima, desideri, sogni, tormenti, e vederli interagire fra loro è stato… Beh, quasi commovente, come se me li fossi trovati realmente davanti. Perciò, parlo da folle appassionata di questi idoli, non credo che siano stati totalmente rovinati.
Un altro punto va sicuramente a favore dell’affresco storico della Parigi di fine Ottocento che, seppur nella sua piccolezza e marginalità, si sente e si percepisce sulla pelle.
Vi sono pure dei capitoli-intermezzi che parlano un po’ della storia della pittura, dell’arte e del colore che fa sempre piacere leggere, e incredibilmente li ho amati molto più delle vicende di Lucien e degli Impressionisti.
Per il resto, però, “Sàcre bleu” è stata una parziale delusione. Si poteva fare molto di più rendendolo più coinvolgente, meno pesante, più ordinato cronologicamente e soprattutto più simpatico e con un protagonista più memorabile.
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Commenti
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Da parte mia, leggerò ancora qualcosa di quest'autore poi darò il mio verdetto finale =)
Chissà, forse questo non è fra i suoi più belli =)
non te ne posso dare un parere perchè fa parte dei due titoli dell'autore che ancora non ho letto, ma oramai di lui mi fido !
spero di riuscire a leggerlo presto pure io!
@Pia: grazie mille =D Chissà perchè, tutte le volte che scrivo una recensione io ho sempre l'impressione di comportarmi da idiota XD
Grazie sia per il complimento che per il consiglio e al riguardo la risposta è la stessa che ho dato a Silvia =)
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