Dettagli Recensione
Cara Kitty
La mia maestra delle elementari voleva avvicinarci all'esperienza della Shoah in modo graduale. Ci diede da leggere questo libro, e diciamo che fu uno dei miei primi veri libri, quindi è naturale ricordarlo sempre con piacere e malinconia. L'ho riletto varie volte, in vari momenti della mia vita, e rimane uno dei miei preferiti.
Anne diventa nostra amica e noi ci intrufoliamo, attraverso il suo diario, nella sua quotidianità diversa. Anne cresce rinchiusa in una casa, costretta a fare silenzio, a vedere sempre le stesse facce, sperimentando l'odio verso sua madre, il non sentirsi comprese, la paura di essere scoperti e di morire, conoscendo il primo amore, sentendo quella voglia prorompente di vivere che si fa strada nell'animo di ogni adolescente, e fa fiorire la sua personalità curiosa e vulcanica, troppo esplosiva per essere contenuta in un nascondiglio dietro una libreria.
Anne cresce, e pagina dopo pagina ce ne rendiamo conto, avvicinandosi inevitabilmente verso la fine, che per me ogni volta è un duro colpo.
«Qui finisce il diario di Anne Frank»
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