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Sulle ali dell'amore
 
Sulle ali dell'amore 2012-12-11 21:22:26 Veronica Bennet
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Veronica Bennet Opinione inserita da Veronica Bennet    11 Dicembre, 2012
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Un libro, mille emozioni.

Alexandra Bromley, erede di una fortuna acquisita con la vendita delle armi ha sempre avuto tutto ciò che il denaro del padre poteva comprarle, dai bei vestiti, alle belle automobili, a una vita ricca di impegni sociali. E suo padre, in cambio, si aspetta semplicemente una cosa da lei: che si sposi al più presto e gli dia un nipote maschio a cui lasciare il suo impero economico. Alexandra vive questo desiderio in maniera misurata consapevole che prima o poi avrebbe dovuto soddisfarlo ma al momento nella sua vita manca qualcosa. Qualcosa che va oltre la ricchezza e i doveri come l'avventura e la libertà.
Così, quando Rafe Garrick precipita con il suo biplano nelle acque del fiume adiacente alla proprietà di famiglia lei vede dischiudersi davanti a sé nuove, eccitanti possibilità. Infatti, dopo averlo salvato dal naufragio scopre che l'affascinante aviatore è un uomo che si è fatto da solo, orgoglioso e indipendente, il cui sogno è costruire un aereo migliore di tutti quelli in circolazione. Così, affascinata dall'idea di imparare a volare, si offre di aiutarlo nell'impresa. Ma Garrick non scende a compromessi e si oppone categoricamente fino a quando si rende conto che l’enorme fortuna dei Bromley può trovargli i mezzi per permettergli di realizzare il suo sogno.
Così finisce per accettare ed è proprio qui che inizia la meravigliosa e combattuta storia tra Alexandra e Rafe, due ribelli orgogliosi dal carattere forte e deciso… due protagonisti che si ameranno, si scontreranno e si lasceranno… due anime che non potranno fare a meno l’uno dell’altra.
Alexandra prova un’immediata attrazione fisica per Rafe ma lavorando al suo fianco si accorge che la bellezza esteriore non è che una minima parte del suo essere. Rafe non è soltanto un uomo esperto e deciso, è un sognatore disposto a lottare per realizzare ciò in cui crede. E saranno proprio queste doti a spingere Alexandra nelle sue braccia e ad innamorarsi perdutamente.
Dubito di riuscire a spiegare con le sole parole il romanticismo che incalza in questo romanzo. Mentre leggevo la mia mente assorbiva ogni parola, ogni lettera e si è immediatamente catapultata a Long Island. La Lane scrive con così tanta intimità che mi sentivo un personaggio del libro. Il profumo del mare, lo scroscio lontano delle onde, l’aria calda tra i capelli, il mormorio concitato degli invitati alle feste… Pagina dopo pagina ho vissuto con emozione ogni gesto, assaporato ogni ricordo e condiviso ogni attimo.
Ma oltre alla splendida trama c’è un altro aspetto che mi ha particolarmente colpito: il periodo storico in cui è ambientato, cioè il Ventesimo secolo. Il forte desiderio di costruire e la sete di conoscenza mettono in evidenza un’epoca di straordinario progresso dove l’uomo abbandona l’etichetta formale dei secoli precedenti diventando padrone di sé stesso e delle sue idee.
Insomma Elizabeth Lane è una di quelle autrici che hanno la capacità di scrivere storie semplici ma coinvolgenti. Non ci sono eroi perfetti nei suoi romanzi ma soltanto personaggi con pregi e difetti. Storie comuni dunque che, nella loro semplicità, riescono a far vibrare il cuore di emozioni.

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Commenti

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Bella recensione!! Libro molto invitante!
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Veronica Bennet
12 Dicembre, 2012
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Ciao Robbie, la Lane è una delle mie autrici preferite. Inutile dire che amo quasi tutti i suoi libri. Tuttavia ho deciso di recensire proprio questo romanzo perchè è meno "rosa" degli altri e ha sullo sfondo un ambientazione veramente inusuale. Ritengo che sia versatile e a datto anche a chi non ama il genere.
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