Dettagli Recensione
Un mondo reale con intrecci surreali
Ken Follett racconta i grandi avvenienti degli inizi del '900 come solo lui è capace di fare. Riesce a raccontarci la Prima guerra mondiale e la Rivoluzione russa facendocele vedere dall'interno. Riviviamo tramite i personaggi di Follett la paura, l'amore, la rabbia, il patriottismo e perfino il dolore che hanno accompagnato la maggior parte dei popoli europei durante quel periodo. E' grazie alla storia di Grigorj, un giovane rivoluzionario russo, che comprendiamo perché in Russia si sono create le condizioni socio-culturali che hanno permesso a Lenin e a tutta la rivoluzione di avere successo. Alla sfacciata arroganza di Otto, un ufficiale tedesco di vecchio stampo, che comprendiamo sia le ragioni della sconfitta tedesca nella Prima guerra mondiale e sia le premesse storiche che poi porteranno all'idiozia nazista. Ed infine il dualismo tra Ethel, una giovane governate con un brillante futuro, e il conte Fintzherbert, un uomo profondamente conservatore, ci accompagna dall'inizio del romanzo fino all'ultima pagina. L'eterna lotta tra la classe dominante ottusa e conservatrice, e la classe dominata brillante e progressista. Il contesto storico dunque è ben descritto e i personaggi si integrano alla perfezione.
Tuttavia non possiamo sorvolare sugli intrecci completamente surreali che caratterizzano le storie di questi personaggi. In alcuni punti le coincidenze sono davvero troppo forzate e rendono le vicende molto improbabili. A volte si avverte una fastidiosa forzatura degli avvenimenti che di conseguenza divengono poco credibili. Così facendo si rischia di compromettere tutto il minuzioso lavoro fatto per attenersi ad una descrizione attinente alla realtà del contesto storico e culturale.
Un'opera certamente ambiziosa, ma riuscita solo in parte.
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