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The Century Trilogy vol.2
Rispetto al precedente "La Caduta dei Giganti" devo dire di aver trovato quest'opera assai più "cinematografica" ossia con molti più dialoghi e meno fasi descrittive: il che, a mio parere, ha contribuito a rendere ancor più scorrevole e fluida la lettura privandosi appunto di quegli intermezzi troppo prolissi presenti invece nel "Volume 1".
La cosa potrebbe però far storcere il naso a chi invece considera (ed esige di leggere) un romanzo storico nella sua più essenziale accezione del termine: ne "L'Inverno del Mondo" sono le storie dei personaggi ad essere protagoniste, non la Storia stessa: essa sembra essere solo l'ossatura portante sulla quale si sviluppano le vicende delle famiglie Von Ulrich, Peskov, Dewar, Williams e del conte Fitzherbert.
Come già fatto notare da qualcuno prima di me, la Guerra è stata descritta tralasciando (tranne alcuni brevi passaggi) l'orrore dei campi di sterminio ebrei ed anche il bombardamento di Hiroshima e Nagasaki è stato snocciolato in poche righe.
Resta comunque il fatto che lo stile di Follett è sublime: la sua maestria nell'intrecciare i percorsi e le vicissitudini dei personaggi che popolano l'opera non ha eguali ed il ritmo e che riesce a creare fa letteralmente divorare il libro pagina dopo pagina.
A volte gli eventi sembrano prendere pieghe un po' troppo forzate e prevedibili, ma quello che ne risulta, tirando le somme, è un romanzo di ottima fattura, godibilissimo, leggibile anche senza obbligatoriamente aver letto il primo capitolo (anche se moltissime sfumature andrebbero perse) e che incorona ancora lo scrittore britannico come uno dei più grandi in circolazione.