Dettagli Recensione
Meglio tardi che mai
Avrei dovuto leggere questo libro molti anni fa, dato che in genere è una lettura consigliata alle scuole elementari/medie, ma come da titolo: meglio tardi che mai!
Fin dalla prima pagina si ha la sensazione di star leggendo il diario di una nostra amica, un'amica dolce e sensibile che, nonostante le difficoltà, affronta con ottimismo e volontà d'animo la sua vita adolescenziale. Ma dietro ai soliti inghippi della giovane età come i litigi in famiglia e i primi batticuore si nasconde qualcosa di più profondo e tragico. Infatti la situazione storica per una ragazzina ebrea, come Anna, non è delle più rosee, come non lo è per le sue coetanee e la sua famiglia. Mentre la guerra la circonda costringendola a vivere nascosta, anche dentro di lei nascono dei conflitti. Un conflitto tra il desiderio di libertà e la paura di essere scoperta, il conflitto tra i suoi sogni e la vita di stenti, un conflitto continuo tra il suo ottimismo e il pessimismo intorno a lei.
L'ultima pagina di questo diario è così sorprendentemente ricca di speranza che l'ho rigirata dieci volte prima di poter credere veramente che fosse l'ultima, ma poi ho realizzato che si quelle sono state le ultime parole che hai potuto scrivere prima della tragica fine, ma sono state anche quelle che hanno fatto iniziare il tuo sogno e ora il tuo sogno è realtà.
Dolce Anna ti sei rinchiusa nelle pagine del tuo diario e grazie ad esso, ogni volta, rivivi insieme a noi che le leggiamo.