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L'inverno del mondo
 
L'inverno del mondo 2012-10-20 17:31:59 rondinella
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
rondinella Opinione inserita da rondinella    20 Ottobre, 2012
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Una serie di strane coincidenze...

... tanto da farmi pensare: ma questa è la versione storica di Tempesta d'amore?!?

No scusate, ma che sensazione questo Follett della Seconda Guerra mondiale! Mi è sembrato di leggere il copione di una ... telenovela!

Ma andiamo con ordine.
Chi conosce già Follett sa com'è: uno scrittore accattivante, ti strizza l'occhio al punto giusto, prende un pendolino e ipnotizza, fa perdere qualche ora di sonno etc etc... 'effetto Follett' in genere comune in tutti i suoi libri. Un intrico di situazioni appassionanti e ben descritte, vivide e che colpiscono.
Anche in questo secondo volume de The century trilogy, L'inverno del mondo, Follett si è messo all'opera mischiando di tutto e di più, azione, strategie belliche, amore, spionaggio, qualche sprizzatina di scienza, sfondo storico verosimile. Il suo mix ad effetto, audace ma che riesce (quasi) sempre.

Ma qui qualcosa cade... come si dice: questo libro è bello ma non balla.

Punto uno, iniziamo dai personaggi: solite descrizioni ampiamente soddisfacenti puntate sul dettaglio, ben caratterizzati, eppure...avete presente i personaggi delle telenovele, veri ma 'finti'? Ebbene, a me questi così son sembrati...certi atteggiamenti e profili messi lì per riempire, che però non servono davvero, con tratti davvero improbabili. E poi... ma è possibile che si trovano tutti al punto giusto nel momento giusto? Come già detto in precedenza da qualcuno prima di me queste coincidenze rendono la narrazione inverosimile.
Senza contare poi la scelta degli stessi protagonisti: potete dire (quasi) addio ai cari vecchi Ethel, Maud, Grigorji, Gus, Fizherbert, Billy etc... finita la prima guerra a quanto pare la loro vita si è ridotta a un mero contorno... che peccato!
Punto due, la narrazione storica. Che delusione. Anni di guerra e Follett non si è sprecato con più di un paio di frasi per dire della deportazione degli ebrei e altre atrocità commesse dai regimi. All'inizio qualcosa c'era, ma poi viene tutto trascurato, abbandonato, a volte concluso in modo spiccio. Ma cos'è? E io che mi aspettavo tanti accenni alle torture, ai campi di concentramento, al trattamento delle persone... ma no, a quanto pare i parties di Daisy erano più importanti e Hitler sembra quasi un fantasma.
Forse sarà una mia impressione, ma quando leggo Follett ho sempre l'impressione che la Storia serva per fare uno sfondo più particolare a vicende individuali.

Caro Follett, mi sembra che tu abbia perso di mira un po' di obiettivi, la voglia di graffiare si è ridotta a ferite superficiali. Spero ti riprenda, perché le potenzialità ci sono tutte! Non è che per caso (ma proprio per caso) c'era fretta di finire...?

Comunque per ci segue l'autore (e non) la lettura resta consigliata: stile scorrevole (anche troppo secondo me... troppe frasi spicce, proprio da film), storia interessante, coinvolgente e ben intrecciata che nonostante la mole si legge che è una meraviglia.
Finito in una decina di giorni!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
La caduta dei giganti, tutto Follett
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410
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Commenti

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come non essere d'accordo con te ?! Brava !
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rondinella
21 Ottobre, 2012
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però è un gran peccato mephixto... io con Follett vado spesso ad occhi chiusi...

26 Ottobre, 2012
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Uno scrittore in grado di inserire una trama inventata dentro fatti storici reali è un grande virtuoso. Eppure la mancanza di un particolare può far crollare gli equilibri più perfetti. Leggete lo splendido romanzo "L'inverno del mondo". Ma notate, fate una ricerca sull'e-book, se volete: non una sola volta, in mille pagine, è citata la parola "partigiano". Forse i suoi consulenti non gliel'hanno detto che, oltre a militari e spie, la scena della seconda guerra mondiale era anche occupata da formazioni di civili armati chiamati appunto "partigiani" , che organizzavano una cosa denominata, con lettera maiuscola "Resistenza", e che, al pari delle forze alleate, con notevoli perdite di vite, sono stati determinanti nella sconfitta del nazi- fascismo?
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rondinella
27 Ottobre, 2012
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Ci mancano molte cose a dir la verità... Io in 900 pagine ho trovato solo qualche riga dedicata agli ebrei per esempio...
enro
31 Ottobre, 2012
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Stavo per inserire la mia recensione ma sarebbe stato inutile..concordo in tutto per tutto con te e avrei fatto semplicemente un copia ed incolla! :D Bello ma Follett inizia a perdere colpi.
Bello, coinvolgente ma gli manca credo un pò di voglia..come periodo da scrivere ne aveva tanto ma ha fatto il compitino riguardo la storia e si è concentrato troppo sugli amori..Pace! :)
Complimenti per la recensione.
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gracy
07 Novembre, 2012
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Sto leggendo il primo e ho come l'impressione che non completerò la trilogia...per carità ha una conoscenza storica stratosferica, il Follet , però "La caduta dei giganti" mi sembra un gran bel polpettone...ma ancora sono a pag 200...
Bella recensione e bell'analisi Rondinella! :)
@enro, se hai voglia mettila pure un'altra recensione, almeno sì ribadisce il concetto:D
@gracy, il polpettone è buono quando condito bene! Follett scrive da film in tutti i suoi libri, però in questo si è superato. Ne 'La caduta dei giganti' sta ancora messo bene.
@robbie, ohie, Follett perde colpi... Grazie:)
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rondinella
08 Novembre, 2012
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Ottio, se non riesci a finirlo e/o non ti soddisfa almeno all'80% sei un caso eccezionale, degno di attenzione:)))

08 Novembre, 2012
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Io non sono molto d'accordo con la recensione. Follet non ha la presunzione di scrivere un saggio di storia ma quella semmai di raccontare la storia dei suoi personaggi. Lo ha sempre detto e dimostrato nei suoi libri. A me è parso davvero utile seguire ad esempio la storia dal punto di vista di una famiglia tedesca che certo viveva i drammi delle deportazioni e delle violenze senza però avere la visione dei campi di concentramento che abbiamo noi oggi. Anche in questo secondo me è stato straordinario...
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