Dettagli Recensione
La Città senza tempo
Sono nuovo a recensire e tra l' altro non credo neanche di avere capacità di scrittura tali da dare un giudizio perlomeno che si avvicini all' obiettività, ma in queste poche righe proverò a spiegare ciò che è stato per me questo libro...Innanzitutto considero la trama come molto ben articolata, sopratutto lo sviluppo della storia in 2 parti(SolanaMarta vives e figlio del Male)permette un phatos che altimenti non sarebbe uguale...Ma la parte focale di questo libro, quello che ne determina, a mio parere, un ottimo voto sono le elucubrazioni e le riflessioni filosofiche sulla religione, sulla dicotomia DioDiavolo, BeneMale: pochi libri permettono al lettore di riuscire a smuovere quei meccanismi fin troppo augginiti da troppa televisione e questo libro è uno dei pochi...Non molto spesso ho trovato libri così: i presupposti filosofici sono molti, a mio parere ma sopratutto è l' impostazione del metodo approccio che merita risalto, il lettore scoprirà così la visione dell' autore spigata punto per punto e con disarmante semplicità...Da non tralasciare le moltissime nozioni storiche e sociali dalla Barcellona quattrocentesca fino a quella moderna, spaccati di vita che Moriel descrive con puntualità eccezionale, facendo "vivere" al lettore quello che i 2 protagonisti sentono e provano in tutti i punti del libro...Da leggere assolutamente!