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LOS VERDADEROS HèROES NUNCA SOBREVIVEN
Cercas diventa un personaggio stesso del romanzo nei panni di uno scrittore fracassato che comincia a riscrivere quando parla della storia di Rafael Sànchez Mazas, ideologo, scrittore e braccio destro di Josè Antonio Primo De Rivera, fondatore della Falange spagnola.La guerra civile sta per terminare, il bando nazionalista arriva a Barcellona dove Mazas si ritrova nel santuario del Collell dove dovrà essere fucilato.Mazas è uno dei pochi a fuggire, si rifugia nel bosco, un soldato lo trova, lo osserva e gli salva la vita.Lo scrittore cerca in tutti i modi il soldato che ha salvato anni prima la vita a Sànchez Mazas. Grazie a Roberto Bolaño, poeta e scrittore cileno incontrato in un camping estivo, lo scrittore viene a sapere che il soldato è probabilmente un certo Miralles.Lo raggiunge e gli pone delle domande sulla sua identità, ma il lettore non sa nemmeno alla fine se il signor Miralles è o no il soldato.Questo finale aperto fa supporre che probabilmente la creazione del soldato è fittizia con l'unico intento di assegnare alla storia un eroe..Ci sono dei contrasti perchè circa a metà libro lo scrittore afferma che gli eroi non sopravvivono per raccontare le loro imprese; un finale dunque ambiguo ma originale.