Dettagli Recensione
Un viaggio che fa crescere
John Jacob Turnstile è un ragazzino abbandonato e vive, assime ad altri trovatelli nella casa del viscido signor Lewis a Porthsmud. Per guadagnarsi da vivere è costretto a rubacchiare durante il mercato cittadino.
La vigilia di Natale del 1787 però.viene colto in flagrante e viene processato. Il giovane non è nuovo ai tribunali ma, questa volta tutto sembra girare diversamente dal solito, il malcapitato che è stato truffato non molla e John Jacob viene condannato.
Gli viene concessa l'opportunità di scegliere la pena: galera o sguattero di bordo sul nuovo vascello Bounty, di rotta sulla indie. Il giovane si catapulta sulla seconda ipotesi, partendo così per un'avventura mozzafiato, costellata di inghippi e con l'evento che la storia ci racconterà come il più grande ammutinamento che una nave mercatile ricordi.
Ricordavo Boyne nel bellissimo "Il bambino con il pigiama a righe" e credevo di ritrovarmi una storia similare ma, non è così e ne sono rimasto ancora piacevolmente stupito.
Un romanzo che parla di un ragazzo, della sua storia che poi si addentra in temi attualissimi come il disagio sociale, i sentimenti forti ed i valori importanti. Ma, parla sopratutto di un viaggio, inteso sia nel senso fisico che in quello mentale del termine, Boyne ci trasporta a bordo del Bounty in isole meravigliose, in mari turbolenti e ci fa crescere ed emozionare con John Jacob.
L'autore ha una capacità impressionante di coinvolgere il lettore nei sentimenti dei personaggi (più di una volta sono dovuto andare a bere quando venivano raccontati i periodi passati a bordo della scialuppa senza acqua potabile =), che si amano e si odiano, ci fa vivere le loro paure e le loro gioie in maniera magistrale.
Il libro, come "Il bambino con il pigiama a righe" è scritto in prima persona dal protagonista e questo lo rende, a mio modo di vedere, ancora più avvincente.
Un bellissimo libro, che consiglio a tutti!
Buona lettura