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Il ritratto nel ritratto
La ragazza col turbante, o con l'orecchino di perla, è un'opera pittorica misteriosa e in quanto tale non può non suscitare fascino. Proprio questo fascino ha stuzzicato la fantasia dell'autrice. Lo stesso sguardo, la postura e i colori permettono di fantasticare sulla vita della fanciulla e del suo rapporto con l'artista. Griet è una ragazza con carattere, ma che nutre una sorta di timore reverenziale nei confronti del padre della famiglia per cui lavora: Vermeer. Il rapporto fra i due, sapientemente descritto a tinte delicate, è ciò che più facilmente si intuisce guardando il dipinto. L'aiuto, non solo materiale, che Griet apporta alla realizzazione delle opere coinvolge anche il lettore, che insieme a lei darà una mano nel fabbricare i pigmenti e nel suggerire cosa funziona o meno nella composizione. Noi non sapremo mai chi era la ragazza, ma la Chevalier ci ha dato una storia intrigante, anche se molto romanzata, che potremo associare al quadro ogni qual volta avremo l'opportunità di appoggiarne lo sguardo, una sorta di ritratto nel ritratto. Romanzo accattivante, che pur non essendo un vero e proprio romanzo storico, ci comunica non solo le sensazioni della protagonista, ma anche le presunte e non meno veritiere abitudini di un artista del '600. Una storia che si lascia leggere senza dar spazio alla noia.
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