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Gelosia, un mostro dagli occhi verdi..
Un romanzo che racconta il Rinascimento usando gli occhi della gelosia e dell'invidia.
Due sorelle, Beatrice e Isabella d'Este, con il loro rapporto e il loro mondo: un mondo affascinante, dove arte, amore e guerra rappresentavano i tre lati di un triangolo.
Un mondo in cui era fondamentale avere il marito giusto per avere tutte le porte spalancate e poter soddisfare qualsiasi desiderio materiale.
Ma si sa che con i sentimenti non sempre funziona così.
Due sorelle, dunque.
La prima, Beatrice: carina ma non bella, intelligente seppur non brillante, colta, ma soprattutto con il marito giusto: Ludovico Sforza, Duca di Milano, l'uomo più potente di quei tempi - dopo il Papa, ovviamente.
La seconda, Isabella: già bellissima anche nel nome, coltissima, intelligente, abile nella diplomazia, mecenate per vocazione, ammirata dalla nobiltà di mezza Europa, nonché moglie di Francesco II di Gonzaga, Marchese di Mantova. Ma con un marito meno "importante".
E la vita in quell'epoca d'oro, il Rinascimento, in cui le due donne si muovono e respirano, attaccano e subiscono, influenzano e si fanno influenzare.
Tra di loro sempre presenti, fortissimi, quei sentimenti tipici fatti di amore fraterno misto a invidia e gelosia, che le seguiranno fin da piccole e fino alla morte. Sentimenti che nascono con il primo respiro di ognuno di noi, con la differenza che c'è chi ha la fortuna di dimenticarsene (o quasi), e chi ci farà i conti per tutti i giorni della propria vita, senza mai riuscire a liberarsene. Sentimenti che distruggono per primo chi li prova.
Un bellissimo affresco di un'epoca narrata dalle labbra e con gli occhi di due donne eccezionali per carattere, cultura, stirpe.