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le stanze di lavanda
Louise, la protagonista di questo formidabile romanzo, racconta la sua storia dolorosa, la storia dell’Armenia, vivendo in prima persona la tragedia del popolo armeno.
“ Ignoravo che il genocidio degli armeni avrebbe fatto più di un milione di morti”.
Le prime pagine sono di una dolcezza infinita, a cui seguono pagine di una durezza spietata, e tanto dolore da far perdere qualsiasi speranza, qualsiasi ancora di salvezza.
“Ti ucciderò Dio, ti ucciderò”
Un’indescrivibile commozione assale leggendo queste righe struggenti, la storia di una donna che ha vissuto atrocità terribili che si è indurita nel tempo abbandonando tutto quello che di “poetico” c’era in lei. Durante la lettura si viene travolti da emozioni contrastanti. La tenerezza per una ragazzina spensierata, lo sconforto per una fanciulla che da un mondo fiabesco e protettivo si ritrova sola nel deserto; il ribrezzo per il genere umano capace di atrocità indefinibili e l’ammirazione per la forza interiore di una donna capace di risollevarsi e continuare a vivere, affrontando i suoi fantasmi del passato senza dimenticare le sue radici.
Consiglio di leggerlo non solo per gli spunti riflessivi che pone, ma soprattutto per conoscere e ricordare questo sterminio di cui poco si parla.
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Commenti
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ottima recensione!
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