Dettagli Recensione
Un libro inutile
Ho fatto l'errore di comprare questo libro per mia figlia, 14 anni e l'ho letto per cercare di capire come mai lei si rifiutasse ostinatamente di farlo, sebbene la letteratura sia la sua materia preferita. Ora l'ho capito.
Uno stile pesante, noioso e lento per raccontare una storia che, semplicemente, non c'è.
Dieci pagine di dialogo surreale tra Dante e un frate per contestualizzare la situazione storica: sarebbe bastato un prologo di carattere storico.
Quaranta pagine di traduzione del testo arabo che pare essere stato rinvenuto dall'autore nel deposito di un libraio libanese: non commento il dubbio ritrovamento di quello che dovrebbe essere l'unico esemplare al mondo, ma il testo in questione è già stato tradotto. Al limite, l'autore poteva riproporre una nuova traduzione ampliata senza bisogno di inventare una storia che non sta in piedi.
Le pagine rimanenti sono una noiosissima sintesi della Commedia, con molti stralci in versi e nessuna novità: molto meglio leggersi la Commedia originale, che resta un libro intenso e ricchissimo di spunti.
Dopo aver letto questo libro, nessuno, giovane o adulto, avrebbe voglia di leggersi la Divina Commedia.
Per quanto riguarda le storie della Bibbia e del Corano, anche in questo caso è meglio leggersi i Libri sacri perché riescono comunque ad essere più briosi ed interessanti di questo!
Il mio giudizio di appassionata lettrice di quasi ogni genere di libro è che mai alberi furono abbattuti più inutilmente per stampare un testo!
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