Dettagli Recensione
La caduta dei giganti.
Quello di Follet è un discorso unitario.Torna e ritorna sulla Storia con l'intento febbrile di cambiarla e di renderla più piacevole,ma non sempre ci riesce benissimo.Lontano dal suo Medioevo perduto,l'inglese scrive come un automa un romanzetto semplice e disidratante,che sembra più volte realizzare una caduta di stile tenebrosa.Ma il suo stile è efficace ma meno fugace del solito.Il contenuto del romanzo è poca cosa se confrontato con le possibilità delle premesse dell'epoca,ma si salva incredibilmente grazie alle facoltà del suo autore.Qui racconta la storia di una serie di famiglie,nel primo capitolo di una futura Trilogia che ripercorre il secolo scorso.Un libro vagamente piacevole che si fa desiderare per le sue interminabili pagine(quasi 1000),fino al solito finale aperto in classico stile Follet."La Caduta dei Giganti" parla della Storia senza dov'essere un romanzo di storia.Non è obiettivo Follet,sembra predicare invece che emozionare.Anche lo sviluppo dei personaggi perde tanto,poichè non ce n'è nessuno indimenticabile,o che merita un sequel o un rifacimento.Probabilmente uno dei romanzi meno riusciti del maestro inglese,che si serve troppo della sua solennità e non riesce più a carpire l'attento lettore come un tempo.Non è "la caduta di un gigante",ma ci va vicino e molto.Purtroppo.