Dettagli Recensione
cry to heaven
Venezia,inizi del diciottesimo secolo.In questo periodo storico tra il dorato e il decadente, la vita del giovane patrizio Antonio Tresch scorre tra il suo amore incondizionato per il canto e i doveri filiali che deve al patriziato della Serenissima, mentre la giovanissima madre si strugge accanto all'anziano padre di Tonio.
Negli stessi anni,a Napoli,Guido Maffeo viene venduto dalla famiglia al Conservatorio di Napoli,dove il suo destino è già segnato: sacrificare la propria mascolinità per preservare la voce da soprano ed essere lanciato nel firmamento dell'opera.
Le vite dei due ragazzi inevitabilmente si incrociano quando Guido, persa la voce, va in cerca di nuovi talenti in tutta Italia...
Mi fermo qui perchè altrimenti vi darei troppi spolier, togliendovi il gusto degli innumerevoli colpi di scena.
Il libro tratta un argomento quantomeno affascinante, il mondo degli evirati cantori,in maniera cupa ma allo stesso tempo sanguigna:viene descritta la loro vita sociale, professionale e perfino affettiva,in un'epoca dove la castrazione era ancora tollerata e all'opera si gridava''Evviva il coltello!''per acclamare gli evirati cantori.
Lo stile della Rice è per me sempre una delizia, barocco e ricco quanto basta senza mai stuccare il lettore con descrizioni inutili.In più, da brava burattinaia fa muovere i suoi tragici personaggi con i fili delle passioni più forti e incontrollabili:amore, desiderio e vendetta, quasi fosse una tragedia shakespeariana.
L'unica cosa che può turbare sono a volte le esplicite scene di sesso... i nostri eroi sono bisessuali, come quasi tutti i personaggi della Rice.
L'edizione italiana è quasi impossibile da reperire, a meno che l'editore non decida magari di ristamparlo come ha fatto con Intervista col vampiro...infatti l'ho letto in inglese pur di leggerlo, e devo dire che forse in questo modo l'ho apprezzato ancora di più.
Indicazioni utili
l'esatta melodia dell'aria
Le cronache ei vampiri di Anne rice
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Quindi risulta ancora difficile leggerlo in italiano, eh?
Poveri lettori della Rice, allora. :D