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L'enigma della gioconda - un romanzo e niente più
Da appassionata di romanzi storici raffinati e ammiratrice di Maria Bellonci non posso che rimproverare alla Kalogridis il gusto esasperato per l'esoterismo e per il rimpasto di elementi storici tanto per far chiudere il cerchio delle sue storie. Leggendo questo libro, dopo il suo "La regina maledetta" mi rendo conto che non è un tratto casuale ma proprio una sua scelta stilistica. Se romanzo storico deve essere o si trattano personaggi inventati e sconosciuti che possono essere mossi a piacimento nel contesto storico (come fa Sebastiano Vassalli ne "La chimera" per esempio) o si resta fedeli al personaggio di riferimento senza stravolgerne storia e psicologia.
Tuttavia è innegabile che l'autrice si attenga strettamente ai fatti storici salienti e faccia coincidere le sue teorie con quel che narrano i libri di storia. La prosa è veloce, ritmata, appassionante. Ho letto le pagine una dietro l'altra, l'ho finito tutto d'un fiato questo libro, perchè è innegabile che sia ricco di colpi di scena e sia piacevole da leggere. L'ambientazione rispecchia una profonda documentazione, non solo sui fatti ma anche sulla società, sugli usi e sui costumi d'epoca.
In fondo non è altro che un romanzo, se si desidera una ricerca scientifica filologica sul rinascimento si devono cercare altri testi. Oppure i romanzi storici della Bellonci.
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