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Il Signore di Barcellona
Siamo nella Barcellona dell' XI secolo, negli anni in cui questa città era uno dei principali scali commerciali del Mediterraneo. Il conte Ràmon Berenguer ripudia la seconda moglie per un'altra nobile, la contessa Almodis de la Marca; Ermesenda di Carcassonne, nonna di Ràmon, offesa dal comportamento del nipote, convince il papa Vittore II a scomunicare i due innamorati.
Nello stesso periodo, il giovane Martì Barbany arriva alle porte di Barcellona per riscuotere l'eredità lasciatagli da un padre quasi sconosciuto; da qui inizia l'avventura per Martì, che grazie alla sua determinazione riuscirà a diventare, da umile campagnolo, uno dei più eminenti signori della città.
Un romanzo davvero coinvolgente, scritto con grande maestria. E' solo vagamente storico, poiché alcune vicende realmente avvenute sono state leggermente modificate o datate diversamente (l'autore stesso spiega che la narrazione voleva essere un semplice romanzo). La vita di diversi personaggi conduce tra le vie più intricate e segrete della Barcellona dell'XI secolo, rappresentandoci come un dipinto, la situazione politica, economica e sociale del popolo da diversi punti di vista, amalgamati alla perfezione.
Così il nostro Martì, come Almodis, Laia, Barnat e tutti gli altri protagonisti ci descrivono il loro ampio e variegato mondo in modo palpabile e minuzioso, tanto da dare l'idea di trovarsi in loro compagnia.
Credo che storicamente la ricostruzione di Barcellona da parte dell'autore sia più o meno reale, e anche tutte le altre ambientazioni e culture sono rese in modo sintetico ma buono; il lessico è preciso e coerente, la scrittura scorrevole, mai pesante o noiosa.
I tanti volti della Barcellona gotica, raccontati con tale passione, non possono non emozionare il lettore che seguirà il nostro eroe e i suoi compagni (e nemici)col fiato sospeso fino alla fine. Consigliatissimo
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Commenti
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Io metto sempre sì/no, per il fatto che quello che piace a me può non essere gradito ad altri, perchè dipende dai gusti letterari di chi lo legge. Un amante del thriller, per esempio, non lo troverebbe di gradimento e a dispetto della categoria non è nemmeno uno storico preciso.
comunque la recensione mi è piaciuta!
se metti sì/no e consigliatissimo, alla fine uno non capisce più niente..
in una recensione tu devi convincere gli altri a leggere quel libro...se ti è piaciuto ovvio..
almeno..io la vedo così!!
;))
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bella rec comunque..
:)))