Dettagli Recensione
Una lettura senza troppe pretese
Spinta dalla trama e dalla mia passione per il thriller; ho deciso di leggere questo libro. Il romanzo non mi ha particolarmente colpito. Non che il libro sia brutto o noioso ma mi aspettavo qualcosa in più.
L'incipit é decisamente originale e inaspettato, lo stile é scorrevole e di facile lettura.
L'autore ha una preparazione scientifica e si vede soprattutto dalle descrizioni dei veleni e delle autopsie.
Su quest'ultimo punto (compresi anche gli omicidi), le descrizioni sono estremamente dettagliate e raccapriccianti per cui se siete facilmente impressionabili, meglio essere pronti. Sinceramente é un elemento che non ho molto apprezzato perché non aveva alcuno scopo, se non quello d'impressionare il lettore (si poteva evitare, secondo me).
Il romanzo racconta due storie contemporaneamente (l'autore passa dal passato al presente e viceversa): il modo in cui l'anello di Lucrezia Borgia arriva sino ai giorni nostri (partendo dal 1589) e gli strani omicidi che stanno avvenendo a Londra (ai giorni nostri).
I protagonisti sono piatti e poco interessanti,l'ispettore Pendragon é un personaggio piuttosto stereotipato (per esempio, il fatto che abbia un matrimonio fallito e un passato tragico). Per quanto riguarda la descrizione delle donne mi ha colpito il fatto che l'autore parla spesso di occhi GRANDI.
Interessante la ricostruzione ambientale della Londra elisabettiana e la presenza di personaggi realmente esistiti. L'autore é riuscito ad unire un puntuale affresco storico a una trama poliziesca. Naturalmente non manca il risvolto romantico ma é decisamente molto marginale.
E' vero che in alcuni punti la trama é un pò prevedibile ma resta, comunque, una piacevole lettura (anche se un pò macabra). Senza troppe pretese e con qualche colpo di scena inaspettato.
Indicazioni utili
- sì
- no