Dettagli Recensione
Di avventura, di amore e di morte...
Una rivisitazione della realtà selvaggia e primitiva dell'antico Egitto, questo romanzo scorre attraverso la narrazione di Taita, un eunuco schiavo che esercita con dovizia la professione medica, oltre che di illustratore e disegnatore...
Il grande Nilo, che irriga le terre fertili d'Egitto, assiste indifferente alle vicende dell'amore di una sventurata ragazza per Tenus, un guerriero che non può ambire alla sua mano perchè non è ricco come pretenderebbe il padre di lei. In un'epoca in cui le donne non potevano scegliere chi sposare, ma era il padre che decideva nel bene e nel male il loro destino, questa storia tocca nel profondo il cuore del lettore. Fra riti pagani sanguinosi e triviali, intrighi di corte, ragioni di stato, abitudini religiose intrise di superstizione in una mentalità primitiva che coinvolge tutti gli istinti primordiali, questo romanzo avvince e conquista...
Si può affermare inoltre che le fonti storiche sono attendibili ed esatte ed è quindi un arricchimento culturale per chi volesse dissetarsi a questa fonte...
Ho assegnato un punteggio più basso di cinque perchè devo dire che l'unica pecca di questo romanzo, per il resto impeccabile e godurioso, sono le descrizioni truculente dei riti magici, trasformati in vere e proprie orgie di sangue, e delle uccisioni anche quelle non piacevoli perchè troppo particolareggiate.
Consiglio questo romanzo che considero di grande pregio a tutti gli amanti del genere storico e del favoloso grande Egitto che ci ha comunque tramandato tradizioni misteriose e affascinanti.
Consigliato.
Saluti.
Ginseng666