Dettagli Recensione
La parola amore.
Devo ammettere che, per formazione o per vocazione, provo un certo senso di soggezione a scrivere una recensione sul Diario di Anne Frank.
Un tale dantescamente famoso ebbe a dire:"Non sum dignus".
Be',per me è proprio così; ma da dove la piccola Anne (nel nostro universo immaginario è sempre una bimba) mi potrà guardare dal fondo dei suoi grandi occhi intelligenti...confido avrà un po' di indulgenza per questo povero sciocco.
Anne scriveva molto bene per la sua età, e non credo avrebbe fatto la scrittrice. Penso invece avrebbe preso la sua brava laurea in Medicina e avrebbe messo a disposizione del prossimo la grande sensibilità di cui tutto il suo Diario è pervaso.
Qualcuno dei più importanti linguisti nederlandesi ha fatto il calcolo: nel testo la parola più ricorrente è amore...ben 176 volte.
Ed in tutto questo, capite, io ci vedo qualcosa di non casuale.
La descrizione della grande Pena che sta ingigantendosi non sfiora minimamente la purezza dello stile.
In altri diari la forza della realtà arriva a contaminare la serenità dello scritto.
Qui no.
Si è fatto un gran parlare negli anni passati circa l'alloggio segreto.
Io stesso l'ho visto,sempre che sia quello...
Si è anche cercato di ritrovare il maiale nazista che prese materialmente Anne e la portò fisicamente fuori, verso la morte.
Ma tutto è denso di grande confusione.
Ciò che resta è amore.
Quello è certo.
176 volte.
Piccola Anne, hai vinto tu.
Mi viene in mente un verso di Lorca che dall'alto dei cieli tu capirai.
"Noi siamo altra gente".
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Commenti
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Gentilissimo Marcello...grazie.
Dopo aver letto questo libro io non fui più la stessa...seppi che in un luogo lontano, ma non troppo, era vissuta Anna...un'amica del mio cuore.
Grazie jan per questa bellissima recensione.
Grazie.
Struggente riflessione Jan: ci sono molti scrittori che usano scene a tinte forti per impressionare il lettore. Queste sono pagine scritte da una piccola donna, pagine in cui la parola più ricorrente è amore, ma il segno che lasciano in chi legge è indelebile.
A volte c'è bisogno di umanità. Solo questo
Bellissima recensione Jan
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lo lessi per la prima volta a 11 anni...era tra i libri di mia madre...me lo diede lei quando in quinta elementare quando studiai il nazismo,ne feci anche un tema che intitolai:LA MIA AMICA ANNA...