Dettagli Recensione
Che bel libro!
Bisogna essere slavi per capire chi ha scritto di slavi.
Ivo Andric scriveva così, e l'autore di cento capolavori non sbagliava.
La Brooks in questo testo tende a superarsi.
A parte l'acribia e la descrizione dettagliata dei vari sistemi di restauro dei libri antichi (la codicologia ricorda molto l'anatomia), l'autrice descrive una Bosnia postbellica che raramente, ripeto raramente, ho letto traslata così vividamente.
Per chi non lo sapesse, poi, l'Haggadah di Sarajevo esiste davvero.
Non è l'unicum che l'autrice narra...ma ha comunque una bella storia.
Ed è stata davvero salvata dai colpi dei srbi (itakliano: serbi) proprio da un kustos musulmano.
Non è un libro facile né scontato.
Fragrante il racconto a più voci temporali che si inseguono sullo stesso filo rosso.
Un po' cattiva con noi croati...ma glielo perdoniamo.
Ottimo libro, brava Brooks.