Dettagli Recensione
Incredibilmente spassoso.
E' probabile che il Manzoni l'abbia letto.
Anche se così non fosse, tuttavia, la storia che vi invito a leggere è quanto di più curioso ci sia nella tradizione della letteratura tedesca.
Hans Grimmelshausen...nome già di per sé impervio alla pronuncia,è il più grande scrittore germanico del secolo XVII.
Poca fatica, diranno i puristi, nel pieno della guerra dei trent'anni,la Guerra Eterna, la Germania non ha tempo né uomini per le lettere.
Ma Grimmelshausen ha in mente il Medioevo degli Eulenspiegel e dei Parsifal...e dalla penisola iberica spira aria di tragicommedia picaresca.
Ed ecco qui l'eroe antieroe : Simplicissimus!
Leggiamo tramite i suoi occhi delle violenze, ahimé vissute dall'autore, compiute dai lanzi, ci perdiamo nella elegia emisferica di una campagna bremese rapita dal Morbo, osserviamo gli stessi uomini della guerra compiere razzie terribili; ma possiamo vedere Simplicissimus camuffarsi ora da sapiente ora da mago, talvolta da alchimista talaltra da dotto.
Il suo punto di forza è la sopravvivenza ... ed egli, difficile erede del furor teutonicus, è pronto a tutto pur di rimanere vivo.
Grande inimitabile unico esempio di colto e insipiente, ricco e ladro, genio e minchione che, in realtà, nella storia della letteratura tedesca ci è stato tramandato come un caso irraggiungibile.
Il Picaro Germanico.