Dettagli Recensione
Wars.
Timothy Findley è stato a mio avviso il più grande scrittore canadese.
E' morto pochi anni fa, ma ci ha lasciato ottimi romanzi sui quali meditare e discutere.
"Guerre" è uno di questi.
Lo comprai dopo aver letto "L'uomo che non poteva morire", così, per essere certo di avere il terzo romanzo della trilogia che si conclude con "Le ultime parole famose".
In realtà il tema di "Wars" era la partecipazione canadese alla Prima Guerra Mondiale.
L'ho finito da poco, e devo dire che come sempre non mi ha lasciato insoddisfatto.
Lirico.
Certamente la figura di Robert Ross, il protagonista principale di questa favola triste, è schiacciante,
Gli altri personaggi sono costretti in un 'indagine psicologica molto più silenziosa, talvolta balbettante.
Gli eventi, tuttavia, si svolgono fra le dita di Ross come l'acqua di un fiume.
Non è mai la stessa e punta al mare.
Auguro a tutti di leggere "Guerre", non foss'altro per capire quanto la Neri Pozza non si fosse sbagliata, al momento della scelta, nel privilegiare Findley al posto di Richler...come tutti sanno fagocitato da Adelphi.
Quest'ultimo recita un personaggio di maniera.
Chi ha scritto "Guerre", invece, vive per sempre nel cuore di chi ama la Letteratura di alto livello.