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Uno splendido affresco della Milano Rinascimentale
“La duchessa di Milano” è un romanzo storico incentrato sulle figure di due donne non comuni: Isabella d’Aragona e Beatrice d’Este. La prima era moglie del Duca di Milano, Gian Galeazzo, la seconda di Ludovico il Moro, zio del duca e governatore di fatto del ducato. Oltre a questa parentela acquisita, le due giovani donne sono legate anche dal sangue: il padre d’Isabella è il fratello della madre di Beatrice, Sono cresciute insieme alla corte del nonno, il Re di Napoli. Essendo più o meno coetanee, si era instaurato, alla corte partenopea, un legame forte, anche se basato sul predominio della forte e volitiva Isabella sulla timida e sensibile Beatrice.
Adesso però, in quel di Milano, il tempo dei giochi infantili e delle confidenze sembra lontano anni luce. Le due cugine non possono distaccarsi dai giochi politici di un ducato in cui coabitano un duca di nome, Gian Galeazzo, e uno di fatto, il Moro. Quest’ultimo vuole avere anche il titolo di Duca, dal momento che Gian Galeazzo è solo un fatuo e debole ragazzo…ma non abbastanza debole e fatuo da lasciare l’arena politica senza combattere. La lotta tra i due non è certo violenta ma tutta composta d'intrighi e alleanze traballanti con i vari potenti, che siano il Papa, Venezia, il re di Napoli, l’imperatore, il re di Francia o gli altri signori e signorotti italiani. La lotta tra i due uomini si riflette nella lotta tra le loro mogli…
Usando uno strumento di fantasia come il romanzo, l’autore, Michael Ennis, vuole fornirci un ritratto non solo della politica del tempo ma anche della vita quotidiana di potenti e miserabili, dell’arte e della cultura. Non per nulla ha un ruolo, seppur marginale, un personaggio di nome Leonardo da Vinci, che proprio in quegli anni lavorava per il ricco Ducato di Milano come ingegnere, scenografo e artista. Conosciamo la vita della corte milanese, tra amori clandestini, sfarzi principeschi, trame e complotti d’ogni tipo, figlie illegittime e non usate come merce di contraccambio per favori o alleanze, una rete di parentele complicatissima che lega gli Sforza a tutti o quasi i potenti dell’epoca…un affresco vivo e affascinante.