Il mercante di libri maledetti
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tanto fumo, poco arrosto
Sul retro del libro si legge: enigmatico come Il nome della rosa. Avvincente come I pilastri della terra. Io capisco tutto:la pubblicità, il voler attirare il lettore, le vendite; ma chi scrive certi paragoni dovrebbe essere denunciato per vilipendio alla letteratura. Un libro del vorrei ma non posso, sembra che voglia arrivare alla fine il più in fretta possibile, poco approfondito, codici ed enigmi risolti alla velocità della luce che nemmeno il servizio segreto israeliano... Un libro che dopo 2 giorni che si è letto, si è già dimenticato.
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Un mercante viaggia per il mondo e in se stess
Il Mercante di libri maledetti per me è stata una grandissima sorpresa, per prima cosa l'ho acquistato per caso in libreria mentre facevo un giro con mia moglie ed un mio amico e mi ha ispirato il fatto che era ambientato nel medioevo, e secondariamente non lo credevo cosi avvincente come alla fine invece è stato.
L'autore al suo primo romanzo dopo più di un saggio ha fatto un gran lavoro di ricerca, proponendo delle descrizioni piuttosto veritiere almeno per quanto riguarda la mia Venezia.
Un thriller che ha come protagonista un mercante e un insieme mescolato di religiosi e sette, un intricato sistema di enigmi che farà girare al nostro protagonista mezza europa e scoprirà oltre che la soluzione dei misteri anche l'importanza della sua famiglia. Sicuramente il ritmo elevato ti prende e crea una voglia immensa di scoprire cosa succede lungo il racconto. E' un romanzo ricco di colpi di scena, decisamente consigliato.
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MEDIOCRE
Niente di grandioso. Il primo punto che trovo incongruo è il titolo del libro con il contenuto del medesimo. Mercante? Si c'è un mercante ma il suo ruolo non è quello di mercante nel libro. Libri Maledetti? Di libri in questo libro nemmeno l'ombra, nè un accenno di alcun tipo. Si, esiste questo famoso "libro degli angeli" ma che resta lì, un qualcosa di inesistente che viene nominato in alcuni punti del libro ma che, in conclusione,non ha nessuna rilevanza. Gli enigmi? Un paio di frasi in latino, banalità. Ben lungi da essere l'erede de Il Nome della Rosa, un clamore ingiustificato (bella la copertina però).
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Affascinante thriller medievale...
E' una storia avvincente e posso dire di aver macinato questa lettura in soli quattro giorni, nonostante si tratti di un libro molto grande...I personaggi, ben delineati sono così ben descritti che pare di poterli scorgere con gli occhi della mente, le situazioni scorrono nel buio medioevo come un torrente torbido e carico di graviti misteri.
Ciò che appare agli del lettore non è sempre vero anzi le apparenze spesso sono ingannevoli e lasciano spazio alle più fantasiose interpretazioni, per quanto la verità poi in fondo è sempre al di sopra di ogni aspettativa.
Un mercante di libri, per metà mago e per metà uomo di commercio sta cercando "il libro degli angeli" che è stato diviso in quattro parti dal suo iniziale possessore.
Altra gente, le cosi dette pseudo-sette della chiesa, sanguinarie e senza scrupoli lo perseguiteranno per impadronirsene e fra intrighi, omicidi e oscuri misteri, la storia diviene sempre più intrigante fino a condurre a un finale inaspettato che non voglio svelare, nel caso qualche lettore si sentisse di affrontare questa fascinosa ed enigamtica lettura.
Lo consiglio vivamente a tutti, non essendoci nulla secondo me di particolarmente sgradevole, ma in particolare agli amanti del thriller e più propriamente dei romanzi storici.
Consigliato e promosso a pieni voti.
Saluti.
Ginseng666
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si può leggere
Leggendo le altre recensioni, direi che mi trovo d'accordo con Mephixto.
Il filone dei romanzi storici parte da una buona base, l'interesse per un mondo reale che i non specialisti, come me, conoscono magari in modo abbastanza approssimativo; eppure sentiamo come tutto sommato sia vicino a noi, forse percependo intimamente, e non perché lo dicono gli storici, che il nostro mondo scaturisce davvero dal passato, per quanto lontano sia.
Ho letto volentieri questo libro, lo consiglio con convinzione chiarendo però che non lo rileggerò.
Intrighi, omicidi, sette segrete, un grande amore osteggiato dal destino e dai malvagi: gli ingredienti ci sono tutti e sono tutto sommato ben miscelati. Gradevoli i personaggi.
Devo dire che, nelle storie ambientate nel passato, ciò che trovo davvero invidiabile è il modo di vivere il tempo. Un viaggio di alcune settimane, beh, che c'è di strano? Qui ho viaggiato con i protagonisti.
Sono un pendolare, e trovo che questo sia un libro perfetto da leggere in treno.
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Sceneggiatura o Romanzo ?
Un discreto libro, niente di eccezionale ma una lettura sicuramente gradevole che vi farà passare qualche ora di spensieratezza portandovi negli intrighi mediovali di una setta pseudo relogisa.
La trama è a tratti prevedibile e il finale (a ad un lettore attento) è qusi scontato se non forse per un unico particolare. A mio modesto parere sembra di leggere più una sceneggiatura riadattata a libro che non un romanzo vero e proprio.
L'autore avrebbe potuto approfondire meglio alcuni aspetti della storia, e renderla meno racconto e piu romanzo di quanto non sia risultata ai miei occhi.
E' un peccato vedre una buona idea sviluppata solo in parte e in alcuni capitoli frettolosamente.
Lo stile è buono e il libro scorre rapido senza particolari intoppi,e senza perdere di linearità.
Conclusione :
Da leggere senza considerare le note di copertina.
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Non confrontatelo con altri thriller storici
Dopo aver tanto sentito parlare del grande successo di vendite de Il mercante dei libri maledetti ho deciso che era arrivato il momento di dare un'occhiata.
Complice il tanto parlare, la mia passione per i thriller storici e la copertina ammiccante eccomi qui a commentare questo romanzo.
Il romanzo è ambientato nel Medioevo ed è il primo di una trilogia (ma si legge bene singolarmente perché ogni libro ha un inizio e una fine) che vede protagonista Ignazio da Toledo, un mercante di reliquie disposto anche ad ingannare se questo può essergli utile.
Niente da eccepire sul contesto storico che per quel che riguarda città ed eventi sono frutto di una curata documentazione. L'autore è riuscito ad amalgamare bene realtà e finzione senza appesantire il romanzo.
I punti di vista sono molteplici ma non disturbano il lettore, ritmo veloce, capitoli brevi, uno stile senza dubbio scorrevole, coinvolgente ed un linguaggio semplice.
Alcuni personaggi hanno una caratterizzazione non completamente sviluppata come è accaduto per Slawnik (non svelo altro per non rovinare la lettura) prefendo invece l'azione e i colpi di scena come quello che riguarda Uberto (per quasi tutto il libro il lettore si chiede per quale motivo si unisce ai due uomini non avendo alcuna esperienza e non aiutando nella risoluzione degli indovinelli ed invece ecco che nelle ultime pagine viene svelato il mistero).
Per quanto riguarda il finale (mi riferisco alla ricerca dell'Uter Ventorum) io sono soddisfatta anche se non ho scoperto una verità sconvolgente come qualcuno invece si aspettava.
Un libro che si legge tutto d'un fiato.
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