Dettagli Recensione
Volai, e volai sempre, e fortissimamente volai
Se 'Il piccolo principe' è uno dei libri più letti e tradotti al mondo, non gode di altrettanta fama il suo autore. Antoine de Saint-Exupéry è certamente meno conosciuto della sua "magnum opus", tuttavia questa precisa e puntuale biografia è la risposta al problema e permette al lettore di perlustrare a fondo i meandri (mitici) di vita vissuta dello scrittore-aviatore francese.
"Tonio" nasce a Lione da una famiglia aristocratica all'inizio del Novecento, perde il padre all'età di quattro anni e cresce legandosi alla madre in un rapporto oltre i limiti dell'ossessivo-compulsivo (mantenuto e rinsaldato anche a distanza tramite una fittissima corrispondenza). 'Sempre con quella virgola di naso all'insù' e attratto 'dal mondo femminile e dalle magnetiche pieghe che prendevano le gonne passo dopo passo', già in tenera età vive in un mondo diverso da quello degli altri bambini e parla di motori a scoppio, di sistemi di irrigazione e di biciclette volanti. Il suo 'baptême de l’air' del 1912 con i fratelli Wroblewski è solo il preludio alla vita di 'un uomo scisso tra terra e aria', riassunta (neanche troppo brevemente) attraverso la prematura morte di due fratelli, l'Ecole Navale, il servizio militare, i decolli non autorizzati del 1923, la linea aeropostale francese, il matrimonio con la scrittrice-pittrice Consuelo Gomez Carrillo, la città di New York, la Seconda Guerra Mondiale, il ritorno alle ricognizioni aeree all'età di 43 anni e l'ultimo volo sopra i cieli di Marsiglia nel 1944 che ancora oggi rimane avvolto nel mistero.
A ottant’anni esatti dall'uscita della prima edizione de 'Il piccolo principe', un'opera con doppio narratore che mescola in modo omogeneo felicità, tristezza, nostalgia e solitudine presentando un concetto tutto personale di avventura - 'un bisogno costante di scoprire nuovi posti, di lasciarmi portare dalle gambe, di essere incerto del domani' -, una dimensione sentimental-filosofica alquanto dettagliata e un protagonista ben interiorizzato e dalla personalità policromatica.
Nonostante la fluidità del testo sia inficiata da alcune digressioni statiche, la piacevolezza non ne viene intaccata e l'autrice certamente coglie in pieno l'obiettivo di rendere omaggio all'"aviatore letterato".
Sulla falsariga del romanzo ben più famoso di "Tonio", vi muoverete tra mille avventure 'à mille milles de toute terre habitée' per poi sparire di colpo.
Sparire di colpo, misteriosamente, senza lasciare traccia.
O, meglio, una traccia è rimasta.
Una traccia di cui 'Ho già scritto sei righe di un libro che ho in mente. Per me è già molto. Sei righe in un giorno mi fanno ben sperare, credo che lo porterò, a termine anche se non saprei ancora raccontarvene la trama. Ma una cosa è certa, parlerà di volo, di deserti, di stellate notti.'
Indicazioni utili
'Il ritorno del giovane principe' di Alejandro Roemmers.
Commenti
1 risultati - visualizzati 1 - 1 |
Ordina
|
1 risultati - visualizzati 1 - 1 |