Dettagli Recensione

 
L'Agnese va a morire
 
L'Agnese va a morire 2023-04-27 14:02:17 siti
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
siti Opinione inserita da siti    27 Aprile, 2023
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

MAMMA AGNESE

Un libro meraviglioso, un documento sospeso tra pagine di incredibile bellezza letteraria miste ad altre di umano sconforto, sofferenza e agghiacciante paura. Ovunque la sospensione del pacifico consorzio umano fatto di quotidianità, certo anche quella talvolta risentita e conflittuale come tra l’umana gente, duro lavoro nei campi e un avvenire di miseria e stenti. É la guerra, quella tra alleati e nazisti, è la guerra, quella tra partigiani e fascisti. Anche la più pacifica e innocua esistenza può celare uno spirito combattivo, ideologicamente schierato, insospettabile, perché così devi essere se vuoi salvarti la pelle e concorrere alla salvezza della tua terra, riacquistare la libertà perduta, scacciare lo straniero e liberarti per sempre dei fascisti. Devi scegliere da che parte stare. Questo ha fatto Palita, il marito di Agnese e lei non se ne è mai accorta; lo hanno preso i tedeschi perché Agnese ha portato un soldato a casa, un disertore, e lo ha rifocillato e nascosto. Una sporca delazione, i tedeschi in casa, il rastrellamento, Palita è prigioniero, seguono l’attesa del suo ritorno e la certezza della sua morte. La vita di Agnese subisce una svolta con la vedovanza, con l’ennesimo sopruso fascista, con la ribellione: uccide volontariamente un tedesco, diventa partigiana. Insospettabile, quasi vecchia, in realtà è una cinquantenne obesa e disfatta , si dà da fare per i compagni, diventa una compagna, lei senza colore, e agisce perennemente: è la protagonista indiscussa e mesta di buona parte della narrazione, quella nella quale i partigiani non sbagliano un colpo, maestri nella loro terra, le valli della Bassa, tra argini e rivi, a confondersi, mimetizzarsi, tendere agguati. Sempre vincenti. Progressivamente però il loro operare vacilla, la stanchezza della resistenza ha la meglio, subiscono duri colpi, protagonista è ora l’inverno, duro, rabbioso, vento, neve, gelo; tutto è perduto ma lei va con la bicicletta per una nuova missione, va, come anticipato dal titolo, per non tornare.

Renata Viganò rimpiange da partigiana la partigiana Agnese che ha conosciuto di persona e le cui ceneri sono disperse come quelle di tanti, di molti, di troppi, vittime della guerra; lo fa nella speranza che il ricordo della lotta partigiana rimanga vivo nella memoria di tutti noi, senza retorica.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Rigoni Stern
Trovi utile questa opinione? 
100
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

2 risultati - visualizzati 1 - 2
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Laura, avevo completamente dimenticato il particolare 'biografico/autobiografico' che rilevi. Rende ancor più significativa la storia narrata.
In risposta ad un precedente commento
siti
28 Aprile, 2023
Segnala questo commento ad un moderatore
Sì, perché la Viganò narra la Resistenza e i suoi luoghi, in questo caso in Romagna, avendovi partecipato in prima persona. Onore a loro!
2 risultati - visualizzati 1 - 2

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il sistema Vivacchia
Le furie di Venezia
Eredi Piedivico e famiglia
I giorni di Vetro
Io sono Marie Curie
Morte nel chiostro
La Santuzza è una rosa
Sono tornato per te
La portalettere
La fotografa degli spiriti
Il boia e la contessa
Rubare la notte
Non si uccide di martedì
Oro puro
Ferrovie del Messico
Resta con me, sorella