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Gli anni della guerra, nulla è eterno
«E poi cercare quelli come te, cercare senza farti scoprire, cercare in silenzio. Anche qui ci sono le regole, le regole della clandestinità. Anche qui bisogna obbedire, ma almeno si può discutere. E poi sono gli ideali in cui credo.»
Walter Veltroni torna in libreria con Rizzoli e propone ai suoi lettori un piacevolissimo romanzo storico intitolato “La scelta”. Classe 1955 lo scritto ci riporta agli di una guerra tanto “sporca” quanto devastante, una guerra che i nostri nonni e i nostri padri hanno vissuto sulla propria pelle. Ed è per mezzo del Secondo conflitto mondiale che egli torna a toccare temi quali la libertà, l’autodeterminazione, dei popoli, i valori, la dittatura che schiaccia e opprime, la spensieratezza che viene meno in un mondo che si crede invincibile perché nessuno bombarderà la città eterna e che poi, appunto, quale credo viene smentito e disarmato dalla consapevolezza della verità che nulla è esente dalla guerra.
«Ribellarsi è giusto.
È così che voglio vivere.»
Anno 1943, tre gli avvenimenti che si succedono. Lo sbarco in Sicilia per mezzo degli alleati nelle coste siciliane in quel 9 luglio del 1943, il conseguente obiettivo di aprirsi al fronte continentale europeo, la sconfitta della Germania nazista. È qui che vivono le voci che animano l’opera e che pensano che la città mai potrebbe essere oggetto di bombardamento. Eppure i bombardamenti statunitensi nulla risparmiano come quelli avversari. Il 19 luglio è la data del primo attacco USA con obiettivo lo scalo ferroviario di San Lorenzo. Questo avvenimento fu artefice di questa nuova consapevolezza di vulnerabilità. Il Duce si trovava a Feltre per l’incontro con Hitler e nella notte tra il 24 e il 25 luglio fu esautorato dal Gran Consiglio del Fascismo e dopo deposto dal re Vittorio Emanuele III di Savoia.
La famiglia De Dominicis vive in un quartiere popolare. Ascenzo, il padre, è fervido sostenitore di Mussolini da sempre. Lavora come usciere in via Propaganda presso l’Agenzia Stefani, l’Agenzia stampa fascista e attuale Agenzia Ansa. Manlio Morgagni, amico e ammiratore di Mussolini, ne dirige i vertici e in rispetto al Duce a tutto sarebbe disposto, anche a togliersi la vita. Nel mentre, Arnaldo, il figlio di Ascenzo è un antifascista convinto. Un padre e un figlio in disaccordo per una ideologia politica e che come altri nella storia del nostro vivere si sono allontanati per questo. A far da contralto, Margherita De Dominicis, quattordicenne che in quei giorni si riscopre donna, che ha paura e che proprio in quel lasso di tempo scopre cosa sia la realtà della guerra.
«Voglio essere sicuro che Margherita e io cresceremo in un mondo senza bombe, senza nemici, senza guerre.»
Un romanzo di grande intensità che non manca di trattare temi della famiglia, i rapporti tra padri e figli ma anche gli scenari di un conflitto che da sempre e per sempre ha segnato il nostro passato, presente e futuro. Walter Veltroni accompagna con molta semplicità e rapidità il lettore, lo porta a risvegliarsi con gli stessi protagonisti che da un momento all’altro scoprono di questa verità.
Perché è da questo momento che ogni famiglia dovrà fare “la scelta”. Tra trasformismi, eroismi e pensieri che si sostituiscono a violenza, odio e divisione precedentemente dettati dal regime.
Un romanzo che invade, resta e sorprende. Con genuinità e con rapido incedere.