Dettagli Recensione

 
Trema la notte
 
Trema la notte 2022-03-01 09:01:33 silvia71
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
silvia71 Opinione inserita da silvia71    01 Marzo, 2022
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Sopravvivere e rinascere

E' la notte del 28 dicembre 1908 quando all'alba le viscere della terra esplodono inghiottendo migliaia di persone tra Messina e Reggio Calabria.
Solo polvere, morti, buio e terrore.
La vita si è fermata e spezzata in un prima e un dopo per i pochi sopravvissuti,
Un esercito di esseri annichiliti, disperati e sconfitti dalla violenza della natura si aggirano disperati, allampanati e famelici tra macerie fumanti alla ricerca dei propri cari prima, alla ricerca di un oggetto, di un pezzo di pane raffermo da mettere sotto i denti o di una pozza di acqua melmosa per abbeverarsi dopo.

All'interno di un quadro dalle tinte fosche e surreali, l'autrice ritrae due volti, quello di un orfano e quello di una giovanissima donna, seguendo il loro “prima” familiare e il loro “dopo” di caduta, svilimento e infine di perseveranza e rinascita.
Un romanzo breve eppure intenso per i contenuti, per le immagini pregne di realismo, per lo spessore emotivo ed il ritratto psicologico di quanto rappresentato.

Una narrazione che alterna un capitolo alla storia di Nicolino ed uno alla storia di Barbara; emblemi della tragedia colossale che ha sconvolto lo stretto, simboli di una sofferenza subita per mano di un destino imperatore.
Il piccolo Nicola è simbolo del mondo dell'infanzia, di quell''esercito di orfani che nasce all'alba del giorno successivo alla scossa, quando migliaia di madri e padri non si risvegliano.
Cosa fare, dove andare? Anime perse che vagano giorni e giorni cercando nella polvere e rischiando di incappare nelle trappole di adulti aguzzini, perchè le tragedie non scaldano il cuore, ma sembrano scatenare bragia e violenza all'essere umano.
La bella Barbara, un fiore che stava per sbocciare prima del terremoto, poi è calata una notte densa che ha portato abbruttimento e lacerazione, spezzando i petali colorati sostituendoli con le spine.

Nonostante il tema affrontato e la gravità delle immagini, il taglio narrativo impresso da Nadia Terranova è di resilienza, di forza e di speranza.
Il lirismo della penna è un valore aggiunto che carica di pathos ogni rigo, permeando di balsamo gli aspetti più brucianti e donando una carezza di vicinanza e comprensione a tutti i protagonisti.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
170
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il sistema Vivacchia
Le furie di Venezia
Eredi Piedivico e famiglia
I giorni di Vetro
Io sono Marie Curie
Morte nel chiostro
La Santuzza è una rosa
Sono tornato per te
La portalettere
La fotografa degli spiriti
Il boia e la contessa
Rubare la notte
Non si uccide di martedì
Oro puro
Ferrovie del Messico
Resta con me, sorella