Dettagli Recensione
Top 100 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Tempi oscuri
Trama: anno 1630, presso l'abbazia di Lancimago (piccolo villaggio della Romagna) giunge Monsignor Rodolfo Diotallevi, incaricato di istituire un rigidissimo cordone sanitario al fine di contenere il morbo della peste ormai giunto ai confini di quelle zone paludose.
Eraldo Baldini si dimostra ancora una volta maestro di un genere in cui il mondo rurale sposa quello del soprannaturale, contaminato con la cattiveria e la cupidigia umana. Un mix esplosivo, soprattutto se ambientato in anni contraddistinti da radicate superstizioni e da uno scontro, vecchio come l'umanità, in cui religione, scienza e credenze popolari si danno battaglia senza tregua.
La trama è ricca di eventi ma diretta nella sua elaborazione. Baldini va al sodo perdendo un po' in atmosfere e coerenza, ma non vi è tregua per rimuginare; gli eventi si susseguono a ritmi vertiginosi tra macabri ritrovamenti, giochi di potere, presenze inquietanti, scoperte potenzialmente rivoluzionarie, presunte streghe ed una bizzarra ragazza forse ispirata a Julia "Butterfly" Hill. Sui personaggi Baldini lavora di fino solo in casi isolati, ovvero su quelli indispensabili per dare plausibilità ad una storia in cui l'autore è abilissimo nel trattare col suo linguaggio assai forbito, ma mai spocchioso o di ostica interpretazione, diverse tematiche che al fatto storico combinano sfumature di stampo sociale e antropologico. Un finale meno frettoloso mi avrebbe maggiormente soddisfatto, un centinaio di pagine in più con qualche maggiore approfondimento non avrebbero guastato. Tuttavia Baldini si conferma uno dei più abili scrittori italiani contemporanei, la sua prosa affascinante e la sua capacità di intrappolare su pagina inquietudini e misteri meritano applausi a scena aperta.
Indicazioni utili
Commenti
1 risultati - visualizzati 1 - 1 |
Ordina
|
1 risultati - visualizzati 1 - 1 |
ne fui entusiasta