Dettagli Recensione
Caterina da Broni
Quella che ci presenta Marina Marazza è la storia romanzata di Caterina da Broni, non è la prima a provarci, sono molti gli autori che nel tempo sono stati affascinati da questa donna, protagonista di uno dei più famosi processi per stregoneria. Sciascia, il Manzoni e il Verri sono solo alcuni dei nomi che hanno speso delle parole per questa donna, l'autrice la presenta in maniera romanzata, in alcuni casi forse anche un po' troppo.
Se quello che il lettore si trova a leggere gli provoca stupore, non potrà fare a meno di rimanere impressionato alla fine, quando scoprirà che la maggior parte dei fatti è dimostrato da dati storici.
La vita di Caterina Medici da Broni racconta molto della vita in generale delle donne del tempo “E poi ricordate, figlio mio: i servi non né uomini né donne. Sono solo servi”.
Il destino di Caterina è segnato fin dalla sua giovane età, la sua vita è tutto un insieme di catastrofi e fughe e molte sue scelte sono state dettate dalla vita che non è stata generosa con lei:
“”Non hai paura del demonio?”
Sostenni il suo sguardo. “A dirvi la sincera verità, non credo che satanasso possa essere molto peggio di certi uomini che ho incontrato”.
Parallela alla storia di Caterina c'è quella di Salem, inventata dall'autrice che però richiama una figura molto particolare e affascinante del tempo, il boia, e tutto i dettagli che riguardavano questa professione:
“Quel che mio padre e io facevamo sul palco dei supplizi era un rito, non meno solenne di quello che si compiva sull'altare”.
Un libro che racconta in maniera superficiale tutti gli accadimenti del tempo e della vita della strega. Uno stile molto leggero e semplice, adatto a tutti e se forse avrei preferito uno scritto un po' meno sempliciotto, dall'altro ho apprezzato il lavoro storico fatto dall'autrice, vengono nominati nomi e personaggi reali (ho adorato la storia della pittrice Fede).
Una storia dura da digerire per gli argomenti trattati. Una donna che pur tutta la vita ha cercato il suo posto nel mondo, solo che è nata in uno dei periodi storico peggiore per essere una donna e soprattutto una serva.
Buona lettura!
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