Dettagli Recensione
Quintino e Filippo
Franco Faggiani ci propone con il suo “Non esistono posti lontani” un titolo ambientato durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale. Protagonisti dell’opera sono due personaggi tra loro molto diversi, Quintino, invadente e curioso ragazzo ischiano, e Filippo Cavalcanti, professore che giunto nel paese viene addirittura derubato dal giovane. Entrambi sono però accomunati da un obiettivo comune e cioè quello di salvare le opere d’arte trafugate prima che finiscano in mano al nemico.
«La guerra sarà finita quando la gente ricomincerà a lavorare, a uscire, ad andare a trovare gli amici nella piazza del paese, ad avere voglia di mettere su famiglia. La pace, quella vera, anche da queste parti mi sembra ancora assai lontana.»
Filippo ha infatti dedicato la sua vita agli scavi e il pensiero anche lontano che questi ritrovamenti possano finire in mano ai tedeschi su favore e consenso del regime fascista è per lui inconcepibile. Ed è da queste brevi premesse che avrà inizio il viaggio della strana coppia, un viaggio che ci condurrà per mano per strade secondarie e percorsi impervi ma che avrà quale destinazione finale Roma. Riuscirà il duo a raggiungere l’obiettivo e a salvare le opere d’arte?
La storia proposta da Franco Faggiani si presenta al lettore con quelli che sono i toni di una fiaba. Il ritmo narrativo è inizialmente più lento per poi accelerare successivamente e trascinare chi legge tra descrizioni che rendono vividi gli ambienti e i luoghi ma anche i due personaggi e, in particolar mondo, la Guerra e il Fascismo che sono percepiti con tutta la loro forza e virulenza stridente.
“Non esistono posti lontani” è un titolo che conquista per vicende e per le speranze che riponiamo nei vari personaggi e in tutte le loro avventure, è un titolo che accarezza e suscita curiosità ma che difetta in parte sull’empatia. Il conoscitore è trascinato da quanto accade ma è come se fosse tenuto a distanza e questo non consente di raggiungere un coinvolgimento totale. Ad ogni modo una buona e piacevole lettura soprattutto per chi ama questa tipologia di storie.
«Il tempo piccolo è pieno di rischi. Ma se in quel momento riusciamo a combinare insieme conoscenza, capacità, intuito e fortuna, la decisione sarà quella giusta. O, comunque, la migliore che potevamo prendere.»