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Le orribili basi del regime nazista
Fabiano Massimi firma il thriller storico L’angelo di Monaco, un libro la cui lettura si è rivelata attraente e molto scorrevole. E’ un misto tra romanzo storico, documentario e mescola con ottima perizia e sapienza la finzione narrativa con la Storia con la S maiuscola.
Si respira un’aria di sgomento e di tragedia. Il libro racconta della tragica morte di Angelica Ranbel, la nipote di Hitler, che viveva con lui, suo tutore legale, nell’alloggio sito al secondo piano di Prinzregentenplatz 16. Uccisa il 18 settembre del 1931 con un colpo di pistola che le devasta completamente il bel viso. Ad indagare, o almeno tentare di farlo, il commissario Sigfried Sauer. Fa impressione il suo incontro con Hitler, tutore e zio della vittima, che gli chiede di far luce sulla vicenda. Il commissario si trova innanzi a quell’uomo, capace di arringare le folle, siamo infatti all’inizio della sua ascesa al potere, e ne intuisce subito la sua pericolosità. Comprende immediatamente come il rapporto tra zio e nipote sia sempre stato molto malato, e al limite. Lei, giovane e spensierata, vive con estrema gioia la vita che ha davanti a sé. Ma lo zio è d’accordo con le sue scelte? Come fare ad impedire? Le indagini si scontrano con un muro di grande omertà e altre vittime, inconsapevoli, si aggiungeranno presto alla prima. Ciò che è veramente accaduto sarà mai reso pubblico?
Un romanzo che si apprezza notevolmente. Un mix tra vari generi, scritto con una prosa elegante e raffinata. Adatto a chi ama i gialli, i romanzi storici, e anche a chi voglia approfondire cosa sia mai stato il regime nazista e l’orrore sul quale poggia le sue basi. Un ottimo esordio, che promette bene.
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