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Ignazio da Toledo
Anno 1234. Ignazio da Toledo è un mercante di reliquie alla ricerca della Grotta dei Sette Dormienti, il leggendario sepolcro dei sette martiri cristiani addormentatisi in un sonno eterno nei secoli precedenti.
Ignazio non è un personaggio nuovo al grande pubblico essendo questo l’eroe più famoso nato dalla penna di Marcello Simoni il quale ne inaugurava le avventure nel 2011 con quella che poi ne sarebbe diventata la trilogia più nota. Il trittico prendeva il suo avvio con “Il mercante dei libri maledetti”, procedeva con “La biblioteca perduta dell’alchimista, 2012, e giungeva alla sua naturale conclusione con “Il labirinto ai confini del mondo”, 2013.
Quella che abbiamo modo di conoscere tra queste pagine è una storia ricollegata alle precedenti ma al contempo da questa distaccata non richiedendone la lettura obbligata poiché autonoma.
Ciò che maggiormente colpisce di questo volume è senza ombra di dubbio l’ambientazione che è resa vivida e tangibile con mano. Tra malinconia e cupezza propria dei luoghi spicca la figura carismatica del personaggio principale che per sua definizione è un trascinatore, un uomo complesso capace di essere al contempo saggio e dotto ma anche uno dei migliori cacciatori di reliquie e pronto a tutto pur di raggiungere gli obiettivi prefissati. Il ritmo è rapido, le sequenze scivolano tra le mani, la trama lineare e arricchite dal consono evocativo stile di Simoni.
Se dunque già conoscete i precedenti episodi non mancherete di tornare a farvi rapire dalle vicende, se al contrario Ignazio è una figura nuova, questo potrà essere un buon titolo per avvicinarsi a lui e alla trilogia che lo ha visto plasmare. Una lettura rapida, poco impegnativa, per chi ama il romanzo storico e cerca un elaborato con cui staccare la spina tra un colpo di scena e l’altro.
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Poi ho incrociato casualmente "La foresta degli Impiccati" che mi è piaciuto molto e mi ha fatto tornare la curiosità per l'autore.
A tuo giudizio questo romanzo è migliore di quello con cui iniziò la trilogia? Se sì, vorrà dire che dovrò mettermi in pari con gli altri romanzi... :-)