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prese per la gola
Sono un po' dubbiosa su questo libro. Il problema è sempre : è possibile parlare con leggerezza di qualcosa di drammatico?. Non conoscevo le assaggiatrici di Hitler, che pur sono esistite, e dopo parecchi anni di silenzio hanno svelato anche questa crudeltà del regime nazista. Credo che la Pastorino in alcune parti sia riuscita a rendere l'dea della crudeltà di questo tipo di "lavoro". Ci sono alcuni brani del romanzo che in effetti mi hanno fatto rabbrividire e inorridire. Trovo però che la maggior parte del romanzo abbia una connotazione troppo rosa. Mi rendo conto che la vita debba andare avanti e che trattando di donne giovani, fosse necessario indagare anche nella loro vita romantica. Ma forse l'autrice ha indugiato troppo su questo aspetto, spingendo spesso in una posizione periferica il vero punto della storia. O almeno,quello che secondo me avrebbe dovuto essere rimarcato più e più volte. La paura, l'incertezza, quella lunga ora da trascorrere in attesa che l'eventuale veleno facesse effetto. Il desiderio che quel boccone fosse quello decisivo e che il pasto successivo non fosse più qualcosa da attendere con orrore. Ha salvato il romanzo, che devo dire mi aveva lasciata tiepida, l'ultima pagina. Ecco lì nelle parole finali del romanzo ho trovato quello che mi aspettavo si dicesse in tutti i capitoli precedenti: l'orrore vissuto da queste donne, il danno che è stato fatto loro, l'impossibilità di cancellare con un colpo di spugna quella che in fin dei conti è stata una vera e propria tortura. Comunque è un libro che consiglio di leggere a chi come me non sapeva dell'esistenza anche di queste vittime che per pudore, paura o altro hanno parlato molto tardi del loro ruolo di assaggiatrici. Un brava anche all'autrice per quell'ultima parte così chiarificatrice e capace di salvare tutto il libro.
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Questo libro fin dall'inizio ha destato in me curiosità, ma pure qualche sospetto sulla sua qualità. Nonostante la vittoria al Campiello, man mano che leggevo opinioni notavo l'assenza di ogni entusiasmo. Mi son fatto l'idea di un testo 'di fantasia', cioè non documentato. Possibile che con 'tutte' le assaggiatrici non ce ne fosse una su cui fare serie e rigorose ricerche?