Dettagli Recensione
Mangia bene chi mangia ultimo
Gli stomaci vuoti reclamano cibo, dieci giovani donne scendono da un pulmino e siedono a tavola.
A differenza del popolo affamato dalla guerra hanno il privilegio di potersi saziare a volontà di una cucina appetitosa e nutriente. Mangiano i pasti di Hitler, mangiano per la gloria della Germania, mangiano perché non hanno altra scelta.
Sono le assaggiatrici, coloro che venivano alimentate col cibo del Fuhrer per scongiurare ogni tentativo di avvelenamento.
Ispiratosi alla storia vera di Margot Wolk, si prenda alla lettera la parola ISPIRATOSI. Si tratta di un incipit che perdura durante tutto il romanzo, ma ben lontano dall’essere il vero perno del racconto.
Di fatto la vicenda, screziata di rosa, si concentra sulla vita della protagonista e sulle relazioni sociali, sentimentali e passionali che vi gravitano attorno.
Buona la narrativa della Postorino, fluida e compatta su un contenuto però frivolo e prevedibile, il libro è ben strutturato e non ho dubbi che non annoierà il lettore che ami le vicende romanzate ambientate nel periodo nazista.
Fortemente anemico il mio giudizio, io detesto questo filone narrativo e me ne tengo di norma alla larga. Le vie del Signore sono Infinite, convinta dai premi ottenuti che il passo fosse più realistico e che il focus – estremamente accattivante - fosse quello delle assaggiatrici, nell’Infinito ho imboccato la via sbagliata.
Mea culpa, il libro merita, a chi piace il genere.
Commenti
5 risultati - visualizzati 1 - 5 |
Ordina
|
Federica
5 risultati - visualizzati 1 - 5 |