Dettagli Recensione
Una mezza delusione
Partiamo da una dovuta premessa... per i miei standard, libro di meno di 300 pagine, ambientazione storica, letto in una settimana, il libro è da leggere....ma ci sono troppi ma che ne abbassano il giudizio.
La storia mi ha ricordato più un romanzetto rosa, con una trama che ha un'improvvisa impennata che si capisce dopo poche pagine a cosa l'autrice voglia mirare.
L'ambientazione storico/geografica (Seconda Guerra Mondiale/Tana del Lupo) è ben fatta, ma l'autrice ha voluto mettere troppi elementi conosciuti, sfociando nella banalità... ci sono le assaggiatrici, c'è il disprezzo delle SS (ma poi perchè verso cittadine tedesche???), c'è l'ebrea intrufolata, il marito partito per la Russia, un viaggio nel vagone merci, finanche l'operazione Valchiria buttata li per riempire le pagine e aggiungere un paio di personaggi estranei alla trama.
Infine lo stile che non ho apprezzato, perchè su frasi semplici, l'autrice fa un uso a me strano della punteggiatura, in uno stile che a me non piace
"Forse era il mio vestito a incuriosirla, forse aveva ragione Herta, con quella fantasia a scacchi ero fuori luogo, non stavo mica andando in ufficio, non lavoravo più a Berlino, togliti quell'aria da cittadina, aveva detto mia suocera, tutti ti guarderanno storta".
Insomma, personalmente non lo rileggerei e non mi ha lasciato granchè...
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Federica