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Il corso della Storia
C’è una frase nel primo capitolo del romanzo storico: ”L’angelo di Monaco” dell’esordiente Fabiano Massimi che, nella sua semplicità, esprime in estrema sintesi tutto il tessuto rilevante del libro; la frase recita: “…nessuno, mai, si accorge del momento esatto in cui il suo destino inizia a compiersi, che lo voglia oppure no.” L’opera, infatti, è quella che si dice una storia romanzata, un metodo di raccontare che prende a pretesto un periodo o un evento storico specifico realmente accaduto, e ne fa lo sfondo di una storia partorita dall’arte dell’autore. Ne sono valenti interpreti per esempio Ken Follet e Federick Forsyte, e Fabiano Massimi agisce su questa falsariga, basandosi su un fatto storicamente verificatosi quali la tragica fine per presunto suicidio da arma da fuoco di una giovane minorenne. Episodio banale, se non esistesse accertata vox coram populi di una relazione, per certi versi misteriosa e presumibilmente illecita e scabrosa tra la vittima, la 17nne Angela “Geli” Reubal, e suo zio, l’allora astro nascente della politica tedesca, il leader del Partito nazionalsocialista dei lavoratori, Adolf Hitler. Adolf Hitler, non ancora il Fuhrer della disperata e disperante Germania Nazista, ma prossimo a divenirlo. Va da sé che l’ascesa al potere del dittatore sarebbe certamente compromesso da voci incontrollate su una tragedia avvenuta fra le sue mura domestiche per presumibili miseri motivi incestuosi e pedopornografici. La figura della giovane vittima potrebbe allora realmente divenire un simbolo come l’Angelo della Libertà, un monumento simbolo di Monaco di Baviera, è questo il momento esatto in cui il corso della Storia potrebbe mutare di colpo, preservando l’umanità dai lutti prossimi venturi. Ma è purtroppo una chimera: già il fatto che l’indagine va espletata e chiusa entro 8 ore anziché le settimane di prammatica, ci fa ben intendere che il Male è forte e astuto e i suoi tentacoli in rapida crescita, anche se…farlo scivolare su una buccia di banana è una tentazione davvero forte. La Storia finirà per fare giustizia, a scoppio ritardato. La storia, gli uomini, o forse, chissà, un angelo di Monaco di nome Geli: la vendetta si gusta meglio a freddo, dopotutto.
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